imbecillità al potere

4 maggio 2010 di: Rosanna Pirajno

Far emergere il femminino che è in noi, incita Letizia, le sofferenze il dolore le apprensioni che le donne coltivano in abbondanza in questi tempi bui, tutto il male del mondo che violenta la vita.

Già, ma da dove cominciare, dal lavoro che non c’è dai lavoratori che si barricano protestano muoiono si suicidano, dalle donne maltrattate violentate uccise in famiglia in ufficio nel branco, dai bambini violati affamati sfruttati mutilati ammazzati nei mille focolai di guerre e ingiustizie accesi sul pianeta, dai razzismi terrorismi fanatismi fondamentalismi che armano menti malate, oppure dai disastri ecologici che da un continente all’altro distruggono esistenze umane animali vegetali, sconvolgono ecosistemi già in equilibrio precario causa avidità imbecillità ignoranza umana?

Ecco, la chiave dello scrigno delle sofferenze che affliggono me donna è l’imbecillità. L’essere imbecilli avidi ignoranti di uomini saldamente insediati ai posti di comando, l’esserlo altrettanto della pletora di sostenitori che si rifiutano di vedere, per convenienza o fascinazione, la torbidezza degli interessi messi in gioco. Siamo franchi, anche fra le donne circola il virus e comunque bisogna essere forti per non lasciarsi corrompere dalla forza dirompente del Potere.

Allora, nei fatti più pecorecci de noantri, in quelle decisioni roboanti di operosità industrialotta tipo raddoppiare aereoporti devastando località amene e produttive – Fiumicino che s’allarga su Viterbo – di costruire ponti impossibili da calcolare e gestire – il Magnifico Ponte sullo Stretto – di innalzare centrali nucleari con l’uranio che va esaurendosi e i costi elevandosi e le patologie pure e le scorie da smaltire e la green economy che va altrove potenziandosi e qui la ricerca lasciata a secco di fondi, ecco in tutto questo e in molti altri casi che per brevità non cito per carità di patria, tra tagli alla cultura alla scuola alla sanità, bavagli all’informazione alla giustizia alla libertà d’espressione, corruzione furbizie clientelismi, bruttezza e mediocrità sparse a piene mani … – ci leggo un’alta dose di imbecillità arricchita come l’uranio e la casta politica e dirigente, in prevalenza maschile, che si dimostra inetta a governare Persone Territori Terra. Non sa farlo senza infilarci interessi privati e personali, non può farlo se non per Soldi Potere e Sesso, che non guasta. Non so quando, ma l’Imbecillità al Potere ha da passà, anche uomini non imbecilli ci giurano.

(Cattelan, istallazione molto discussa a Milano)

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