Gente di qualità

29 agosto 2010 di: Ricerca fotografica di MariaChiara Di Trapani

Foto di Cinzia Canneri.

(…) Ho iniziato così a seguire mia nonna nei suoi percorsi mentali che la rendono spesso incomprensibile e lontana da noi familiari; l’ho fatto con la fotografia, cioè nel modo a me più intimo, perché particolarmente intimo è il mio rapporto con lei.

La sua casa ed  il suo corpo sono diventati un luogo di esplorazione della vita; mia nonna, come un’emozione, non  è più definita;  appare e scompare in questa casa di due stanze ed un corridoio,  dove si muove facendo  poche cose, ma sempre con la stessa cadenza e scansione nel tempo.

E’ una presenza che scopro attraverso i segni del suo corpo, ma la incontro anche nella sua stessa assenza dietro i muri di questa casa, da lei percorsa parlando di fatti e persone, conosciute o inventate con l’aiuto delle telenovellas.

E mentre il passato ed il presente si compenetrano in un unico tempo, i suoi abiti e quelli di suo marito, un nonno con grandi e calde braccia che è morto tredici anni fa, mantengono l’odore di una storia trascorsa.

“ Nonna ma la mattina a che ora ti svegli?”

“ …mi sveglio io alle sei, ma anche prima, ma fino alle nove, o nove e mezza non mi levo.

“E cosa fai a letto?”

“Cosa faccio?! Niente, sto a letto.

“ Pensi a qualcosa quando rimani a letto?”

“ Io un penso a niente . Sto a letto. Delle volte penso “ Toh in questo voto c’era lui e ora un c’è nessuno! Delle volte mi sembra di discorvi “ Ah sei venuto, sei venuto a vedè com’è qui? Mi sembra di vederlo, ma non lo vedo mica!”.

“ Allora quando sei a letto ti capita di pensare a qualcosa?”

“ Io sto a letto e basta!”.

Cinzia Canneri

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