Il lupo l’agnello e il lombardo

22 settembre 2010 di: Fortunata Pace

Governo Lombardo atto quarto. Pare stia per partire con il supporto essenziale e quindi la partecipazione responsabile del Pd siciliano. La novità? Sarebbero del tutto fuori i berlusconiani di ogni tipo. Ed è sempre stato detto che per il segretario del più numeroso partito di sinistra, era questa la priorità. In verità, se questo è un traguardo, alla Sicilia occorre ancora tanto. E per questo sono indispensabili i Fas, che Lombardo ha cominciato ad adoperare forte del fatto che ci toccano indiscutibilmente, e ricorrerà, se si da il caso, alla Comunità europea previo ricorso alla commissione europea.

Potrebbe anche darsi che Silvio Berlusconi, conti alla mano, avendo necessità a Roma della manciata di voti Mpa, molli la presa e guardando alla lontana ciò che avviene in una Sicilia dove, con Gianfranco Miccichè (che, capricci a parte, per amicizia o altro è sempre recuperabile), fece en plein anni fa ma che oggi, dove è impossibile ripetere lo scenario, gli interessa meno che mai. Addirittura dovrà turarsi il naso se si forma un governo che comprende in larga parte nientedimeno che gli esecrati…comunisti.

A questo proposito, non siamo i soli a considerarlo, il premier ha davanti un panorama spettrale perché noi non solo non vediamo un comunista che sia uno, ma peggio, non vediamo una vera sinistra. C’è, se c’è, perché molti degli stessi esponenti, fondatori del partito addirittura, avanzano riserve, una compagine chiamata Pd e si prospettano primarie che vedranno candidarsi chi al Pd, in concreto, non appartiene. Difficile davvero individuare la strada che il Pd guidato da Bersani stia percorrendo, ma il fantasma comunista rimane sempre sotto gli occhi di Berlusconi che lo esorcizza soltanto quando si trova sottobraccio a Putin. Per ciò che attiene al Pd siciliano, intanto, al di là delle affermazioni emerse dal confronto Lupo e Lombardo nell’affollato padiglione di Villa Giulia, restano anche qui nebulosi, in concreto, gli obbiettivi da raggiungere e soprattutto il come.

Perché se si apre una nuova pagina siciliana che ha il sorprendente risultato (sei mesi fa chi lo avrebbe detto!) di portare il Pdl all’opposizione, i vantaggi andrebbero toccati con mano a breve termine, in modo da farci digerire quanto di confuso, contraddittorio e non sempre dignitoso la precede. Non vogliamo pensare che si tratti di un espediente per regalare un pugno di mesi in più all’attuale legislatura! Pensione assicurata ai parlamentari e noi tutti ancora sulla brace.

Ma chissà perché, guardando insieme il segretario del Pd e il governatore, sotto il tiro delle domande di tre giornalisti si avvertiva la sensazione favolistica del «lupo e dell’agnello» laddove l’agnello però, inopinatamente, si chiama Lupo.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement