grazie, ci hai divertito moltissimo

1 ottobre 2010 di: Giusi Catalfamo

E’ difficile ricordare Tony Curtis, senza sorridere. Il suo aplomb impeccabile, protagonista insieme a un altro grande come Jack Lemmon de “La grande corsa” diretto da un altro mostro del sorriso come Blake Edwards. Lo ricordiamo in un impeccabile vestito bianco abbagliante, alla guida di una macchina altrettanto abbagliante contro un Jack Lemmon nero, che più nero non si può, nell’anima e nel corpo. E di quel film non possiamo non ricordare un magnifico Peter Falk, nei panni del perfido e direi imbranato Carmelo a cui non ne va bene una. Ma il film cult di Tony Curtis è e resta “A qualcuno piace caldo”, sempre in coppia con Jack Lemmon, e con una altrettanto indimenticabile Marylin Monroe. Non so quante volte ho visto questo film, so per certo che lo rivedrò ancora e che riderò ancora. Non saprei dire, veramente, chi dei due mi abbia fatto ridere di più, sono entrambi straordinari; entrambi resteranno nella nostra memoria, un esempio di classe, ironia, eleganza. E dove la più che mai seducente Marylin, segna la forza di un trio irresistibile.

L’improbabile “Josephine” Tony Curtis, e l’altrettanto improbabile “Geraldine” Jack Lemmon, promessa sposa a un miliardario che la vuole a tutti i costi, nonostante il suo burrascoso passato «ho vissuto tanti anni con un sassofonista», nonostante «non sono bionda naturale», nonostante «e fumo, fumo come una turca», nonostante «non potrò avere figli», che alla fine esasperata, togliendosi la parrucca, grida «non capisci, sono un uomo!».  La replica «nessuno è perfetto» è fulminante. Ma dello stesso film, ricordiamo la contemporanea sequenza di Tony Curtis, poco credibile impotente, rosolato a fuoco lento da Marylin Monroe, esperta di seduzione, che ce la mette tutta, mentre Jack Lemmon Geraldine, con fiore in bocca, balla un tango esilarante, lasciandosi sedurre dal miliardario. E, ancora più esilarante il dialogo tra i due, nel resoconto della loro reciproca serata. Non ci sono aggettivi per sottolineare la perfetta regia di Billy Wilder, che mescola gli ingredienti di questo “giallo”, dove tra morti, fughe rocambolesche, inseguimenti, gangster, colpi di scena, si ride e si ride tantissimo. Un saluto a Tony Curtis, resterà nella memoria collettiva.

(Marilyn, Jack e Tony in “Some like it hot” di Billy Wilder, Usa 1959)

1 commento su questo articolo:

  1. Giusi Catalfamo scrive:

    Grazie delle foto, le ho vissute come un gesto d’affetto nei miei confronti, e ho apprezzato mpltissimo il pensiero . E poi sono una testimonianza dal vivo e resteranno nel nostro archivio.

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