Rubare ai poveri

9 ottobre 2010 di: Laura Giambruno

Qualche giorno fa mentre tutta Palermo aspettava il papa con ansia e trepidazione una mia amica mi aveva messo in guarda dalla mia visione romantica di come sarebbe stato l’evento. Pensavo che, a parte le giuste polemiche, ci sarebbe stata una bella atmosfera data da una moltitudine di persone concentrate su buoni sentimenti.

La mia amica più pragmatica e realistica mi aveva risposto: “voglio vedere appena ti rubano il portafoglio”. Io positiva ho ribattuto che una individualità non farà mai la massa.

Purtroppo aveva ragione. Il lunedì dopo andai come al solito all’università dove lavoro come assegnista di ricerca in Informatica. C’era un andirivieni di persone, un’agitazione non comune di gente con le braccia conserte e la fronte corrucciata. Chiedendo mi hanno subito detto che nel weekend avevano rubato i computer nuovi nella stanza dei dottorandi.

E domenica è venuto il papa.

La mia amica aveva ragione, ho dovuto ammettere, ma continuo a pensare e a sperare da sciocca romantica che una marcia individualità non farà mai la massa.

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