tratte aeree per belle gnocche

18 ottobre 2010 di: Rita Annaloro

Timisoara, 307.347 abitanti, una piccola città ad Ovest della Romania, quasi al confine con l’Ungheria, di cui avevo dimenticato il nome fino a quando Lilli Gruber, in una recente trasmissione di Otto e Mezzo, me l’ha riportato alla memoria, chiamandola l’ottava provincia del Veneto. Infatti era all’aeroporto di Treviso che alcuni anni fa avevo scoperto l’esistenza di questa località, molto ben collegata (anche adesso ci sono voli giornalieri) all’Italia, che peraltro dista solo nove ore di auto da Trieste. Come mai tanti voli e oggi tante compagnie aeree interessate alla tratta? All’aereoporto di Treviso, poi, le destinazioni per città di Ucraina, Bulgaria, Albania sono parecchie. C’è addirittura un servizio cargo con scalo a Bucarest che è prova di un traffico continuo, di consistenti interessi nel territorio.

Ecco perché Lilli Gruber diceva che i “clandestini”, che in questo caso vengono chiamati più o meno impropriamente extra-comunitari, in Italia arrivano in aereo. Possibile che i leghisti non se ne siano accorti? Non sarà che a loro fa comodo decentrare le loro aziende lontano da occhi fiscali indiscreti?

A Timisoara è pieno di belle ragazze, stando all’abbondanza di website in italiano che si trovano in internet. Forse sono le stesse che, a furia di impratichirsi con l’italiano, poi atterrano qui sperando in un Eldorado a casa di qualche vecchietto/a e qualche volta, forse più spesso, finiscono sul marciapiede.

Il ministro Maroni comunque ha assicurato i padovani, nel corso della sua visita in città, che verrà al più presto allestito un centro per l’immediato rimpatrio di quanti sprovvisti del permesso di soggiorno. Scommettiamo che avranno tutti la pelle nera?

(concorso di bellezza a Timisoara)

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