costi umani

7 novembre 2010 di: Vivi Tinaglia

Nel mese di agosto il nostro Governo, con decreto legislativo n.155 ha postergato al 31 dicembre 2012, il divieto di superamento del livello di 1 nanogrammo a metro cubo di benzo(a)pirene, in vigore per le aree urbane sopra 150.000 abitanti già dal 1999. Per di più aggiungendo che anche dopo la data indicata, esso dovrà essere osservato purché ciò non comporti “costi sproporzionati” (alle aziende che inquinano).

L’Associazione culturale Pediatri, insieme alla Società italiana di Pediatria ed alla Federazione Italiana Medici, in una lettera inviata al Consiglio dei Ministri, ai deputati del Parlamento italiano ed Europeo e alle agenzie di stampa, sottolinea i “costi umani” dovuti all’esposizione al benzo(a)pirene che è agente cancerogeno genotossico, che può nelle donne in gravidanza ridurre il quoziente intellettuale del bambino e danneggiarne il Dna, incrementando di molto il rischio che in futuro si possa ammalare di cancro.

Intanto il dibattito politico ed i salotti televisivi continuano a sfinirci con le ultime notizie sulle escort e qualche rigurgito (già un po’ stantio data la velocità alla quale ormai si consumano e si digeriscono le notizie), sul caso Scazzi, ma più degli assassini che della vittima innocente.

(Jillian Tamaki, ballerina)

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