la ricetta del sindaco leghista

Forse non tutti sanno che Gentilini, sindaco leghista di Treviso, è stato condannato nell’ottobre 2009 per istigazione al razzismo dal tribunale di Venezia quando si espresse pesantemente nei confronti degli immigrati che chiedevano di aprire una moschea: gli è stata comminata una muta di 4mila euro e gli è stato imposto di non parlare in pubblico per tre anni. Il suo difensore, avvocato Luca Ravagnan, ha già annunciato ricorso in appello sostenendo che «non c’era alcuna maliziosità contro le razze, ma il sostegno ad idee ben note nel mio assistito finalizzate all’integrazione tra etnie diverse».

Non so cosa direbbe adesso il Sig. Ravagnan se qualcuno si prendesse la briga di ripetere l’accusa, perché, nonostante Saviano sia cittadino onorario di Treviso, il sindaco Gentilini si adonta dell’abominio dei rifiuti di Napoli che ci fanno fare brutta figura col mondo e invita i napoletani a magnarseli, secondo quanto riporta il Corriere del Veneto del 24 Novembre. Secondo lui, infatti, basterebbe aprire i sacchetti per vedere che i rifiuti non vengono dal Nord, e la sua opinione, che non avrebbe dovuto essere manifestata in pubblico, è sicuramente condivisa dai maggiorenti leghisti delle regioni Piemonte e Veneto, che si sono rifiutati di farsi carico del problema. Altri, come la deputata Simonetta Rubinato, Pd, pensano che ci siano responsabilità di governo, di cui la Lega fa parte, che non possono essere ignorate e Felice Casson, ex magistrato di Venezia, sostiene che dice il falso chi nega che i rifiuti di Napoli vengono dal Nord, e anche dal Veneto. In merito alle esternazioni di Gentilini, però, Felice Casson, senatore Pd, dice che «le parole di Gentilini non meritano risposta né considerazione».

Io invece prenderei sul serio la sua proposta, aprirei i sacchetti di spazzatura e farei tanti bei pacchetti natalizi da rispedire al mittente: con la fame che c’è al Nord di questi tempi, altro che panettone!

(panorama con discarica, tra edilizia e sventramento cos’è più orrendo?)