le rughe non si addicono alla tv

20 novembre 2010 di: Daria D’Angelo

A Londra la giornalista Miriam O’Reilly ha intentato un processo contro la Bbc per discriminazione sessuale e di età. L’azienda la considerava ormai “attempata”. Prima della proposta di sostituzione nel programma che presentava, sarebbe stata invitata a «fare qualcosa per le sue rughe, magari qualche iniezione di Botox». La Bbc le avrebbe offerto, in alternativa, di presentare un programma radiofonico su pensionati e ambiente, gesto da lei inteso come un modo per umiliarla a causa della sua non più giovane età. Ha solo cinquant’anni, ma un giovane cameraman le aveva già detto, con la massima naturalezza, di essere una specie rara in Tv visto che la mandavano ancora in onda. Colpa dell’alta definizione, forse, che consente di evidenziare ogni minimo dettaglio. «Questi commenti mi gelarono, ma anche se volevo tenere il mio lavoro, non ho voluto fare il Botox. Non credo che ad un uomo venga chiesto qualcosa a proposito delle sue rughe o della tinta dei capelli – dice la giornalista – quando mi hanno proposto di fare un programma sui pensionati, inizialmente pensavo fosse uno scherzo. Credo che me lo abbiano offerto deliberatamente per mettermi in imbarazzo e per tentare di recuperare, perché temevano che avrei fatto trapelare le storie di discriminazioni alla Bbc».

Essere o apparire? L’inquietudine si ripropone ogni volta che si sentono notizie come questa. La nostra generazione di cinquantenni batte i piedi, si ribella e intenta cause, non ha dubbi: l’importante è essere. Ma la continua preoccupazione per l’aspetto, il dovere di “apparire” prima di tutto, è una realtà che ci ha raggiunti e superati. Lo standard impone leggi crudeli, ha già vinto sulle nuove generazioni, non possiamo non accorgerci che ormai in Italia è un «così fan tutte»: psicologhe, criminologhe, giornaliste tutte soubrette rifatte per informarci su delitti e crisi economiche. Qua e là, in Italia e all’Estero per parlarci di alluvioni, terremoti, guerre e bombe, ma senza una ruga. Le loro opinioni? Labbra a canotto e gote lisce, trasformano inevitabilmente i commenti degli ascoltatori: «Sì, sì… la guerra, lo tsunami, l’inquinamento… la presentatrice, piuttosto, hai visto che labbra….e non una ruga, quanti anni avrà?». Inquinamento? I danni provocati dai circa cinquecento prodotti chimici e sostanze nocive presenti in tutti i prodotti, persino quelli «clinicamente testati», sono allarmanti, ma vengono usati, gettati forse senza la “differenziata”, e poi via, in televisione a parlare di rifiuti e inquinamento.

Le donne europee vengono definite «cosmetic addict» – dipendenti da cosmetici – shopping compulsivo di creme, gel, sieri, maschere e rassodanti. Paura di invecchiare? No, l’Inghilterra è vicina, l’alta definizione è arrivata nelle case, e i fatti dimostrano che non si tratta più della paura di invecchiare, ma della paura di vivere.

(tasseli di restauro su una tela del Guercino)

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