ultimissime da Lega & C.

27 gennaio 2011 di: Giusi Catalfamo

Gli Angeli del Male, il film di Michele Placido su Renato Vallanzasca va, secondo i dirigenti della Lega, boicottato perché diseducativo, forse perché il protagonista anziché napoletano o siciliano, parla milanese. Gli scrittori che hanno firmato un documento a favore di Cesare Battisti, tra questi Antonio Tabucchi e Massimo Carlotto, devono essere “proscritti” dalle scuole e dalle biblioteche del Veneto. Vietato anche conservarli, affinché non resti traccia. Non è finita, la “dissuasione” viene estesa anche a Saviano, Paolini e Stella, autori non graditi alla Lega. Propaganda politica? Sollevare un vespaio per acquisire visibilità politica? Può darsi, io le chiamo prove tecniche di dittatura.

Considerato che la cultura, su cui il potere si accanisce in tutti i modi, tagliando i fondi alla scuola, al cinema al teatro e alla musica, è la vera arma da usare per cucire la bocca al dissenso e anestetizzare ogni coscienza critica. E ancora, il pesante intervento di Marina Berlusconi su Roberto Saviano che ha dedicato la sua laurea honoris causa, conferitagli a Genova, ai magistrati di Milano. L’equivoco nasce dal mal interpretato diritto di vita e di morte sul concetto di collaborazione. Un editore non è mai il padrone di chi scrive, anche se si arricchisce e prospera sul suo pensiero, che “deve” continuare a essere esercitato in maniera libera e autonoma. Ci mancherebbe altro!

Come se tutto ciò non bastasse, l’ultima moda sono i continui interventi del primo ministro nei talk show televisivi. Il suo essere intimidatorio, la sua licenza di sparare a zero sui conduttori, dando l’esempio di come insultare e vivere felici. E a questo punto mi chiedo a che servono e a chi queste trasmissioni che hanno l’unico scopo di alzare i decibel e promuovere l’insulto a gogò. E lo chiamano contraddittorio! Tutto questo rende l’idea di come e cosa intendano i nostri politici per governare. Comandare, proibire, vietare, imporre a un popolo che ha dimenticato il concetto di dignità e lo ha cancellato dal suo vocabolario, accettando, senza ribellarsi che un individuo, nella fattispecie Presidente del Consiglio, ostenti con volgare tracotanza la sua ricchezza, imponga i suoi costumi, irrida alle istituzioni, usi leggi ad personam ed ogni altro espediente per sottrarsi al giudizio dei magistrati, e che ultimamente sembra essere diventato sordo ai ripetuti anche se, a mio parere un po’ troppo soft, moniti della Chiesa e dei suoi massimi esponenti, che traduce, ad opera dei suoi solerti cortigiani/e, come non diretti a lui. Non c’è peggiore sordo di chi non vuole sentire.

E, mi chiedo ancora, non si potrebbe cominciare, con l’impedire i suoi sgradevoli monologhi e i suoi interventi a senso unico, e a loro volta i conduttori, anziché preoccuparsi di alzare l’audience, di far capire qualcosa di più, invitando meno cortigiani/e e fare, come ad esempio fanno i conduttori di Sky, che interrompono con molta autorevolezza il contraddittorio quando diventa pollaio? E’ solo un primo passo, ma potrebbe dare maggiore dignità al concetto di informazione.

(la Mafalda di Quino non ne può più, e noi?)

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