intimidazioni e sensibilizzazione, il lavoro di Addiopizzo, le minacce a Francesca

10 febbraio 2011 di: Rosanna Pirajno

Stavo per caricare il pezzo sul lavoro meritorio di Addiopizzo, quando sento che la nostra amica e collega Francesca Traìna è stata oggetto di atti intimidatori, con corredo di disegni di bare e avvisi minacciosi di morte, pervenuti al suo recapito privato. Francesca, da preside dell’istituto Maria Adelaide, ha avuto l’ardire di richiedere legalità e correttezza negli atti e nei comportamenti di coloro con i quali si trova a contatto giornalmente, per questioni inerenti la conduzione dell’istituto: non può essere che questa la pista da seguire per arrivare agli autori delle minacce, non i comportamenti privati di una donna che tutte abbiamo imparato a conoscere per la sensibilità e la profondità di pensiero di cui dà prova nei suoi scritti, prosa o poesia con cui si esprima. Sconvolge, allarma, spaventa il pensiero di abitare in un paese che non si è liberato dalle mafie, di non essere liberi/e di seguire percorsi di legalità senza essere minacciati/e dalla criminalità e/o derisi/e e indeboliti/e dai falsi “liberalismi” che si sono imposti in una società in cui il malcostume è diventato costume.

A maggior ragione, pubblico il pezzo programmato per infondere fiducia, in Francesca e in tutte noi, e per ribadire che la speranza nel risveglio delle nuove generazioni non è mal riposta.

Giorni fa, in risposta alla denuncia degli estorsori che chiedevano il pizzo, il titolare di un supermercato in via Pindemonte riceve un “avvertimento” mafioso con gravi danni al locale. I ragazzi di Addiopizzo allestiscono una replica immediata, invitando i cittadini a recarsi numerosi al supermercato a fare la spesa, come segno di solidarietà e libertà da condizionamenti mafiosi. Qui di seguito riportiamo la lettera con la quale il giovane Daniele di Addiopizzo dà conto, a quanti hanno aderito alla iniziativa, di come procedono i lavori della rete di protezione messa a punto dalla associazione: la pubblichiamo perché riteniamo utile e doveroso divulgare l’attività di Addiopizzo, che ha saputo coinvolgere cittadini e istituzioni nell’impegno di non lasciare solo chi denuncia.

«Complessivamente credo che si stia dando un’importante e tempestiva risposta all’atto intimidatorio subito la scorsa settimana da Domenico Davì. Domenico è rincuorato, si è emozionato in diversi momenti, della risposta che sta ricevendo in termini di presenza di nuova clientela (proveniente anche dalla provincia) che in questi giorni si è recata presso il negozio a complimentarsi e a fare spesa. Naturalmente tutto ciò non basta perché bisogna riportare la gente del luogo a frequentare l’attività. Su questo cercheremo di mantenere alta l’attenzione, come stiamo cercando di fare in questi giorni (vedi email per i consumatori, iniziativa di sabato scorso ecc). Sabato 12, come sapete, di mattina faremo un volantinaggio su corso Calatafimi, di pomeriggio ci sarà una nuova chiamata al consumo critico da parte dei ragazzi del Comitato Junior e da parte nostra.

Sulla sensibilizzazione al consumo critico Donato Di Donna, da sempre vicino al movimento, si è reso disponibile ad invitare il Rotary di Palermo e la curia (cercando di raggiungere il Cardinale per un incontro) a fare consumo critico presso il supermercato. Per quanto attiene la gestione dell’azienda, i risarcimenti per i danneggiamenti e la sicurezza passiva (allarme e videosorveglianza): questa mattina sono intervenuti i tecnici di una nostra impresa di fiducia che domani inizierà i lavori per l’installazione dell’impianto di videosorveglianza. Considerato lo stato di difficoltà economica i costi dell’impianto saranno a carico della Regione, legge 20/99 la cui istanza presenteremo giovedì, e di Libero Futuro. Inoltre nella giornata di ieri Confindustria, che ha deciso di iscriverlo gratuitamente all’associazione, ha sbloccato le forniture per il supermercato, intervenendo sugli amministratori giudiziari della Catena Sisa, stesso marchio dell’attività commerciale, che in considerazione dei ritardi nei pagamenti da parte del nostro assistito aveva nei mesi scorsi bloccato alcune forniture. Stamattina ho partecipato al nucleo di valutazione della Prefettura che ha esaminato la richiesta di risarcimento per i danni subiti sia dopo l’attentato dell’agosto scorso sia per l’intimidazione della settimana scorsa. A riguardo siamo riusciti a sbloccare l’istruttoria che si era ingolfata per delle difficoltà burocratiche».

20 commenti su questo articolo:

  1. Adriano Verdicchio scrive:

    Cara Rosanna,
    è la prima volta che mi accingo a commentare un tuo scritto e purtroppo lo faccio col massimo sgomento e disgusto, non certo per quello da te espresso in merito alla Dirigente scolastica Francesca Traina, ma per quel povero/a essere stupido/a che il Signore al momento della sua nascita non gli/le ha profuso il dono dell’intelligenza, non oso dire della sensibilità perchè sarebbe troppo.
    Conosco da tempo Francesca, anche io, a volte, non ho condiviso le sue idee, ma sempre col massimo rispetto per il ruolo istituzionale che ricopre.
    Ma è mai possibile che esista ancora gente così negletta e vigliacca che affida a lettere anonime un proprio momento di contestazione?
    E’ mai possibile che nella vostra cara e bella Sicilia che, da molteplici anni lotta contro la mafia, esista ancora qualcuno che minacci di morte chi non è allineato al proprio pensiero?
    Vergogna, massima vergogna a chi pensa di usare ancora questi mezzi barbari per cercare di intimidire chi ha dedicato una vita al mondo della scuola!!!
    Forse certi esseri pensano di essere forti minacciando di morte una persona, sono solo dei codardi che non hanno rispetto della vita altrui e soprattutto non hanno gli attributi per uscire allo scoperto e cercare, invece, un momento di confronto, qualunque esso sia.
    Cara Rosanna, cara Francesca, siete voi le vere gladiatrici, quell’essere ignobile è solo uno/a dei tanti topi che infestano le fogne di Palermo.
    Se l’autore o l’autrice, sicuramente insano/a di mente, si sentisse ancora in vena di scrivere le cavolate che ha scritto, gli sarei estremamente grato se le inoltrasse anche a me, il mio recapito è abbastanza conosciuto da buona parte del Maria Adelaide, ho il posto giusto dove appenderle: nel bagno attiguo al WC.
    Scusate i toni ma sono inkkkkkazzatissimo!!!!

    • Rosanna Pirajno scrive:

      grazie per la solidarietà a Francesca Traìna che, insieme alle altre che sono pervenute e tutte con parole di angoscia per il fatto incredibile solo a pensarsi, ci confermano l’esistenza di una grande parte di società che si ribella, non accetta, non si capacita neppure. Sempre più mi convinco che solo la “conoscenza” ci salverà (non voglio chiamarla “cultura” per non passare per snob), intendo quei grani di sapere che ti fanno riflettere sulle cose del mondo, ti fanno fare scelte di cui non pentirsi, ti fanno discutere piuttosto che minacciare, ti elevano insomma al rango di testa pensante.
      Con i tempi che corrono, una rarità.

  2. Laura Di Blasi scrive:

    sono inignata come donna e come cittadina che vive e lavora in questo paese dove il mezzo di comunicazione più diffuso è l’intimidazione e il vile ricatto. esprimo solidarietà alla preside traina che stimo come persona e come dirigente di un luogo di formazione e di cultura del quale può essere orgogliosa, la città è piena di ragazze che si sono diplomate nel prestigioso maria adelaide al quale la preside ha dato un’impronta di rinnovamento non solo culturale e umano,
    ma laico e svincolato da ideologie. nonsi scoraggi preside! vada avanticon il coraggio, la tenacia, la trasparenza, il senso di legalità che sempre hanno condraddistinto la sua persona e il suo operato. L’abbracciocon stima.

  3. anna trapani scrive:

    leggo con profonda indignazione e sgomento quanto avvenuto a Francesca donna e preside retta e sempre in prima linea per l’affermazione della legalità. Svolge il suo lavoro con passione ed è da sempre vicina alle donne e alle loro necessità, al loro bisogno di dignità soprattutto in questo periodo. Tutta la mia solidarietà per Francesca. Tieni duro! La tua carica umana e il tuo bagaglio culturale sono da stimolo per questa città che non merita donne come te e poche altre.

  4. cara preside, non ho parole per esprimere quello che sento. ero una alunna del maria adelaide che dalle elementari fino al terzo liceo classico è rimasta in quei giardini meravigliosi e in quegli ambienti artistici e affascinanti ricchi di cultura con professori bravissimi e con lei a farci da guida con la sua dolcezza e anche con la sua fermezza quando era il caso. io non potrò mai dimenticare il maria adelaide, la mia maestra, i professori del liceo e lei su tutti che ci dava fiducia e speranza nella vita e negli studi e che a volte entrava in classe e ci parlava di poesia e anche di problemi politici e della nostra società. quello che oggi le succede è una cosa che non so capire né spiegare ma so che a persone pulite come lei questo oggi può succedere. ma io penso che lei non si arrenderà e continuerà a combattere come ha fatto sempre e come ha insegnato a noi. L’abbraccio e spero di venirla a trovare presto. Marianna Maniscalco

  5. solidarietà, tantissima stima guadagnata sul campo battagliando sempre con onestà e rettitudine. Con tanto affetto, siamo con te!

  6. Sii forte Francesca: le logiche mafiose non vincono se si ha il coraggio di denunciarle come hai fatto tu. Ti siamo vicinissime e sappiamo che continuerai nel tuo lavoro con l’entusiasmo, la passione, le qualità professionali e umane che hai sempre dimostrato.

  7. Ciao Francesca la tua assenza ieri,sai avevamo la riunione, si è molto sentita. A nome di tutte volevo scriverti qualcosa di sentito e particolare, ma tu sai bene l’affetto che ci lega a te che è qualcosa, dopo tanti anni, di veramente speciale e le parole appaiono superflue! Tieni duro come sempre, continua ad essere te stessa che già questo basta per sgominare non solo questo anonimo mascalzone che ha scritto ma un intera banda.

  8. Le amiche di palermo ci hanno avvertite di quanto stai vivendo. Abbiamo provato a telefonarti ma ancora non siamo riuscite a parlare con te. Questo sito è un mezzo per raggiungerti e dirti che ti siamo vicine. Conosciamo la tua sensibilità e sappiamo quanto ti abbia fatto male questa vergognosa intimidazione, ma sappiamo anche che il tuo coraggio è superiore alla viltà e meschinità di gesti mafiosi e inqualificabili che non scalfiranno il tuo amore per la scuola, il lavoro non comune che porti avanti anche nella pesantezza di quanto accaduto. Un forte abbraccio.

  9. Vasco e Antonio scrive:

    Ehi francesca, vai avanti, non farti abbattere da queste cose miserabili. Ambra ci ha raccontato tutto e anche noi siamo con te. FORZA!!!!!

  10. A volte,dimentichiamo o speriamo che “l’intimidazone e il ricatto”, siano forme di comunicazione malsane superate e quando ricompare e colpisce persone moralmente sane rimaniamo basiti.Siamo sicure che questa esperienza, temprerà e renderà Francesca più combattiva e forte nel lavoro e per la vita. Ti vogliamo bene,Maria e Mariella.

  11. Affetto, stima, solidarietà per una preside speciale e una donna speciale che come tutte le donne che hanno o fanno qualcosa in più diventano scomode. I codardi e i mafiosi non possono accettare quello che chiedi e di cui dai esempio. Hai detto che non ti fai intimorire e vai avanti: questa è la tua forza e la sconfitta per chi ti vorrebbe fuori dalla scuola che hai costruito.

  12. Un grande grazie alle amiche di mezzocielo che mi hanno sostenuta fin dal primo momento, alle amiche dell’udi altrettanto vicine da subito; grazie alle amiche e agli amici che hanno espresso la loro solidarietà attraverso questo sito e a quante/i mi hanno scritto privatamente o mi hanno telefonato. Sono grata anche a chi, pur non conoscendomi personalmente, mi ha fatto pervenire sentimenti di stima e solidarietà. Io sono al lavoro che non ho mai lasciato e come ho già avuto modo di scrivere e dire: non mi lascio intimorire dalle minacce e andrò in pensione quando lo deciderò io. Vorrei nominare ad una ad una le persone e le associazioni che mi hanno scritto e mi hanno sostenuta in questo momento molto delicato, ma non posso farlo per ovvie ragioni. Sono convinta che il magistrato che ha accolto la mia denuncia saprà far luce su quanto accaduto così da poter continuare con maggiore serenità e determinazione il mio lavoro di sempre. Ancora grazie a tutte/i.

  13. rossella caleca scrive:

    cara Francesca,sono indignata e ti esprimo tutta la mia solidarietà. Quando accadono queste cose sembra di essere tornati indietro, anzi di non essersi mai mossi da una realtà sociale in cui le persone rette, colte e appassionate come te sono le più esposte alla violenza di chi le percepisce come una minaccia alla loro ignoranza e disonestà. In tantissimi siamo con te.

  14. Daria D'Angelo scrive:

    Cara Francesca,

    mi unisco anch’io a tutti, amici e amiche, per manifestarti solidarietà e affetto. E’ davvero difficile accettare l’idea che ci sia gente capace di azioni tanto ignobili, e che vivere correttamente, come dovrebbe essere per tutti, equivalga ormai a camminare facendosi largo in una giungla di belve. Ma gli animali lottano, non si nascondono, non minano anonimamente e vigliaccamente quella tranquillità che spetterebbe di diritto a coloro che vogliono soltanto vivere rispettando le regole, con onestà.
    Sei una grande donna, preside e scrittrice. A te un abbraccio e tutta la mia stima.

  15. Le ragazze del 1987 con tanto affetto ti sono vicine, fiere di essere state tue allieve, consce che il tuo esempio, il tuo agire, il tuo “predicare” ci hanno fatto diventare Donne con la D maiuscola come eri solita ripeterci. Noi siamo con TE sempre! Ti abbracciamo.
    A nome di tutte.
    Liliana Gulino, via Mazzetti- Castellana Sicula (Pa)

  16. Orribile azione mafiosa, resisti resisti resisti! Con affetto e tantissima stima.

  17. Francesca, anche se non siamo a palermo è come se fossimo con te, ti siamo vicine nel tuo lavoro e nel tuo faticoso e oggi pericoloso cammino . Attenta e prosegui! un bacio forte.

  18. Una rappresentanza di studenti del Maria Adelaide ha partecipato alla manifestazione del 13 in nome dei diritti, della legalità, dell’antimafia, della scuola pubblica, di una politica di rinnovamento che veda anche noi giovani protagonisti. Abbiamo partecipato in silenzio, da lontano abbiamo visto la nostra preside Francesca Traina ed anche per lei abbiamo partecipato, perché ci sentiamo vicini a lei che conserva la sua forza e la sua determinazione malgrado qualche vigliacco abbia tentato di intimidirla. siamo certi che lei, alla manifestazione, abbia voluto dire che non ha paura e che continua il suo lavoro. Preside le vogliamo bene!!
    Il gruppo(non elenchiamo i nomi perché siamo tanti e lei lo sa) che viene a chiederle di autorizzarci per le assemblee e i comitati studenteschi che lei autorizza ogni volta anche se veniamo all’ultimo minuto….

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