allarme immigrati a Lampedusa

4 marzo 2011 di: Gisella Modica

Un mio amico che ama fotografare ed è stato a Lampedusa per una settimana durante gli sbarchi, mi ha detto: «vedi, basta stare sulla banchina del porto e guardare come avvengono gli sbarchi per capire l’ignobile e irresponsabile operazione che sta facendo Maroni, per attizzare il fuoco là dove la situazione potrebbe essere calma e sotto controllo. Ha infatti chiuso appositamente il centro di accoglienza per accumulare sulla banchina gli arrivi, invece di smistarli ad ondate, così come arrivano, visto che il flusso è ad intermittenza. Poi una volta accumulati, circa duemila o forse tre, ha permesso che questa gente, senza documenti, camminasse libera per il centro di Lampedusa, cosa mai successa prima, che attualmente conterebbe circa quattromila abitanti, sperando in una reazione da parte di qualcuno, che scatenasse a sua volta reazioni a catena. Invece per fortuna gli immigrati, tutti ragazzi istruiti e consapevoli di essere in transito, che lì ci vogliono stare il meno possibile per raggiungere le loro destinazioni, consapevoli di questo si comportano bene. Anzi, siccome hanno un gruzzoletto, lo spendono nei supermercati e al bar con grande delizia dei commercianti. Tanto che c’è preoccupazioni per le provviste.

Certo qualcuno attizzato dal sindaco leghista dice: quando i soldi gli finiranno potrebbero assaltare il supermercato, potrebbero entrare nelle case, stuprare le nostre donne…». Potrebbero, appunto. Per adesso sono solo fantasie indotte dalla televisione, e dal sindaco, degno compare del Ministro, che parla di situazione allarmante. Fa bene l’Europa dunque a non ascoltarci, visto che gli altri paesi, la Germania in testa, ha saputo accogliere e governare ben altri numeri di immigrati! Non siate ridicoli, ci dicono.

- E donne che sbarcano ce ne sono? domando io.

- Io ne ho viste poche, risponde il mio amico. Una in particolare era molto bella. Quando è approdata sulla banchina una voce indigena ha gridato: questa sicuramente l’ha fatta venire lui per portarsela ad Arcore! Ascoltavo lunedì sera la trasmissione di Gad Lerner (durante la quale Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato della Nazioni unite per i rifugiati, mi ha confermato le considerazioni del mio amico), sul futuro democratico della Libia, dell’Egitto e della Tunisia, cosa cioè aspetti questi paesi, visto che non sono maturi da un punto di vista democratico, e mi chiedevo: com’e possibile che gli italiani che invece sono maturissimi, che fanno raffinatissime analisi sugli altri paesi; che vantano tutti questi studiosi, soprattutto di sinistra (che studiano e dicono in verità cose giustissime sulla situazione italiana, e ci aprono la mente) ci teniamo un sovrano che in fatto di arroganza, e di pericolo per la democrazia se la gioca, magari in modo più subdolo e nascosto, con i dittatori di cui oggi tanto si parla? Com’è possibile che questi popoli “ancora immaturi da un punto di vista democratico” ce l’hanno fatta a dare una spallata, e noi no?

1 commento su questo articolo:

  1. roberto scrive:

    la daremo anche noi la spallata, vedrai che ce la faremo gisella!

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