alzarsi e andarsene no, eh?

13 aprile 2011 di: Simona Mafai

Al culmine di una solenne seduta, nella quale il Presidente del Consiglio premiava un gruppo di laureati/e, egli si è esibito in una ennesima barzelletta sporca, offensiva verso le donne. Nessuna delle laureate presenti si è alzata andando via, come forse avrebbero dovuto fare – magari anche in gruppo. Così come purtroppo, la settimana scorsa, in un incontro ufficiale tra il Presidente del Consiglio e gli enti locali della Campania, nessuna delle (pochissime) amministratrici presenti se ne è andata, di fronte al repellente show presidenziale, che trasudava i peggiori stereotipi maschilisti e antimeridionali: gli impiegati del sud, che lavorano pochissimi mesi l’anno accusando il caldo; gli uscieri accidiosi che sanno solo indicare la porta del cesso; il contadino beota che vuole brevettare una mela; e, naturalmente, ì’impennata sessista finale per fare ridere tutti. E anche tutte? Ci sarà un giorno (prima che il premier venga spazzato via) una donna capace di alzarsi ed andarsene quando Berlusconi comincia ad esibirsi nel ruolo di barzellettiere sporco? «Ci sarà un giudice a Berlino?» – chiedeva, in un famoso racconto di Koestler, un agricoltore che non voleva più subire le angherie del barone. Ci sarà prima o poi – nel mezzo di un pubblico berlusconiano – una donna capace di dissociarsi dagli indecenti e offensivi esibizionismi del premier?

2 commenti su questo articolo:

  1. lucia scrive:

    Si alzarsi, andarsene,finire di battere le mani mentre si delira attorno a case acquistate nella notte, a campi da golf non fattibili.

  2. annamaria scrive:

    fin quando qualcuno applaudirà i nostri guai aumenteranno, infatti, anche se a comando, gli applausi ci sono sempre e i nostri guai aumentano,

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