Donne in carriera? In Italia c’è da aspettare!

27 maggio 2011 di: mezzocielo

E’ in corso a Pistoia (dal 27 al 29 maggio) un festival di antropologia contemporanea: “Dialoghi sull’uomo”. La demografa Rossella Palomba, ricercatrice del CNR, forse anche per sottolineare che sarebbe stato bene intitolare “Dialoghi sull’uomo e SULLA DONNA”, h presentato una elaborazione numerica (e di per sé provocatoria) sulle prospettive di parità tra donne e uomini ai vertici delle professioni. Numeri allucinanti. Al ritmo attuale in Italia (ma anche per gli altri paesi le cifre non sono molto diverse!) la parità donna-uomo tra i professori ordinari nell’Università si raggiungerebbe nel 2063, tra i medici primari nel 2095, tra i magistrati direttivi nel …2601!!! Questi dati servono per evidenziare, dice la ricercatrice, che non è vero “che bisogna solo aspettare, che è solo questione di tempo, ecc. “ Per fortuna” – aggiunge –  “le cose cambiano in continuazione, i numeri estremizzano il divario, ma svelano l’inganno”. La magistrata Melita Cavallo, presidente del Tribunale dei Minori di Roma, commenta le previsioni numeriche. per quanto riguarda i vertici della Magistratura . “Addirittura secoli per vedere una donna alla guida della Corte di Cassazione o della Consulta? Mi sembrano troppi!. Due terzi dei magistrati in Italia sono donne, nonostante pregiudizi e maschilismo. Ci affermiamo con competenza e tenacia”.

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