promemoria per chi mi rappresenta in Parlamento e in Senato

16 maggio 2011 di: Ornella Papitto

Troppa confusione intorno a me. Quando non riesco a distinguere e a fare chiarezza nei concetti, mi fermo e scrivo. Ho sentito il bisogno di chiedermi da quale parte sto e perché. Ogni scelta mette in moto la responsabilità individuale; non scegliere lascia agli altri la facoltà di «colorare la tua stanza», come afferma M. Capanna in un suo libro. Espongo perché sono a sinistra e aspetto sia la critica e sia il contributo di altre idee.

1. Sono di sinistra perché in Italia non c’è mai stato il comunismo.

2. Sono di sinistra perché in Italia c’è stato il fascismo, che ha contribuito ad uccidere più di 6 milioni di persone (donne incinte, neonati, bambini, malati, giovani, adulti e vecchi).

3. Sono di sinistra perché sto dalla parte degli indifesi: in qualsiasi momento ognuno di noi può trovarsi indifeso.

4. Sono di sinistra perché sto dalla parte dei deboli, ossia dei malati, specialmente dei malati mentali perché hanno perso il bene più grande: la credibilità e perché sono gli ultimi nella “scala sociale”. Ognuno di noi può perdere la ragione: dipende dalla causa.

5. Sono di sinistra perché detesto la furbizia e amo l’intelligenza.

6. Sono di sinistra perché sono laica e rispetto tutti i partiti confessionali (ossia religiosi): però, che lo dichiarino espressamente.

7. Sono di sinistra perché credo nella legalità.

8. Sono di sinistra perché credo che la giustizia fiscale non sia un torto da fare a chi ha meno di me.

9. Sono di sinistra perché posso liberamente esprimere valutazioni negative a chi mi rappresenta politicamente.

10. Sono di sinistra perché ho votato una persona che stimavo molto. Era del Partito Liberale Italiano.

11. Sono di sinistra perché credo che la democrazia sia fondamentale nella vita di tutti.

12. Sono di sinistra perché non tollero la violenza, né psichica, né fisica, né verbale.

13. Sono di sinistra perché non credo in alcune ideologie: sono imbrogli finalizzati ad interessi privati.

14. Sono di sinistra perché non credo nelle religioni: ma le rispetto.

15. Sono di sinistra perché mio padre, di sinistra, nato il 1917, vivo dopo i campi di concentramento nazisti, mi dava della conformista, quando avevo 23 anni, nel 1978.

16. Sono di sinistra perché credo che la libertà di espressione sia la più grande conquista della cultura occidentale

17. Sono di sinistra perché l’uguaglianza e la parità non le confondo né con l’egualitarismo e né con la percentuale del 50%.

18. Sono di sinistra perché sono convinta che dagli altri ricevo molto di più di quello che io riesco realmente a dare.

1 commento su questo articolo:

  1. giusi scrive:

    cara ornella,io credo e difendo ,anche con il mio operato, tutto quello in cui tu credi…. ma non mi sono mai etichettata…. come “di sinistra” perché ritengo che le idee e le battaglie positive vadano abbracciate e condivise non per il loro colore e la loro appartenenza di schieramento…ma per la loro validità.Questo mio modo di pensare è scaturito dalla constatazione quotidiana di quanto odio e quanta intolleranza trapelino nei confronti di chi la pensa diversamente da noi solo perché diversamente schierato….Sono sempre stata per un confronto POSITIVO e civile di diversi punti di vista….Anche se il confronto non cambia la nostra posizione,se è stato rispettoso delle altrui opinioni è sicuramente costruttivo perché ci ha trasmesso quanto di valido c’è nell’altro…… .Nessuno detiene la VERITA’ solo perché è di SINISTRA,di DESTRA o di CENTRO e ,bada bene il mio non è qualunquismo,ma ribellione all’ atteggiamento,diffuso in politica,di far propri ,etichettandoli ,certi valori….che in pratica sono proprio i politici con il loro QUOTIDIANO OPERATO a non far propri…..Penso che nella politica …ma anche in qualsiasi forma di educazione….perché il tutto non resti…..vuoto disquisire….chiacchiere al vento….occorra innanzitutto l’ESEMPIO CONCRETO,che è MODELLO DI VITA ………

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