diamo un taglio alle pensioni dei parlamentari

18 giugno 2011 di: Rita Annaloro

Visto che questo obsoleto strumento del referendum pare sia il solo, per quanto macchinoso, a fare intendere ragione alla nostra classe dirigente, io aspetto con ansia che qualche “estremista” ricco, bruciante di passione civile, magari anche popolare come Grillo, Cacciari, Sgarbi o Brunetta, prima o poi si decida a proporre del sano risparmio pubblico, invitando gli Italiani a esprimere la propria opinione sulle pensioni dei Parlamentari. Quante volte abbiamo visto girare le ignominiose liste-rimborsi di questi signori che hanno messo a sacco le casse comuni, e che qualche volta sono anche stati in odore di evasione fiscale? Passi per quello, che pare sia un vezzo nazionale, ma un congruo vitalizio dopo aver fatto parte di una sola legislatura, mi pare sia scandaloso in qualsiasi paese, anche non particolarmente civile. In tempi di crisi e tagli di spese poi, dovrebbe essere il minimo, ma lì Brunetta finora ha taciuto, così come Di Pietro, Tremonti e Vendola.

Possibile che non venga in mente proprio a nessuno? E se fossimo noi popolo comune a richiedere i tagli delle pensioni ai parlamentari, che dopotutto hanno anche, finito il loro compito istituzionale, la possibilità di un altro lavoro e stipendio? Se si riuscisse a mettere in moto la “macchina dei referendum”, sarebbe vittoria certa e totalmente “multipartisan”.

2 commenti su questo articolo:

  1. ornella papitto scrive:

    Ma sono matti a rinunciare ai privilegi medioevali? Sinistra e destra “pari son”. Grillo, Cacciari, Sgarbi e Brunetta .
    Brunetta e D’Alema affermerebbero subito che è una proposta DEMAGOGICA. Quindi falsa, superflua e inutile.
    Eccome se voglio una classe politica seria, onesta, colta, educata, quantomeno bi-lingue e non bi-dialetto e non bi-lingue come la Minetti, inglese scolastico imparato al CEPU.
    Ne voglio un terzo di deputati e un mezzo di senatori. Guadagnano troppo e per tutta la vita.
    ALLA FACCIA NOSTRA.
    Chiunque proporrà il referendum mi avrà accanto a raccogliere le firme.

  2. mariachiara scrive:

    Sono pienamente d’accordo anch’io con quanto scritto nell’articolo e nel commento che ne segue.
    Ma troppo forti sono i legami con i privilegio di chìi siede in Parlamento perchè da loro venga un chiaro segno di austerità ( E’ si pochi giorni fa la notizia che il nano malefico è venuto a trovare a niguarda a Milano un libico con l’elicottero: tempo dieci minuti ed è tornato a Roma : chi ha pagato tutto ciò?)
    Non si sa nemmeno quante siano le auto blu, usate da tutta la famiglia del beneficiario per sostare in sosta vietata, marciare nelle corsie preferenziali e via dicendo.
    Siamo tutti a conoscenza degli scandalosi privilegi di cui godono i parlamentari, ma cosa ancor più grave, il percepire la pensione ( o vitalizio come si suol dire) dopo UNA SOLA LEGISLATURA.
    Alla faccia di chi ha lavorato per 35 anni per percepire una pensione che non eguaglia nemmeno la metà del loro stipendio mensile!!!!
    E se deavvero ci mettessimo noi, con il nostro senso pratico a proporre un referendum?
    Certamente uil “polpolo rosa” “l’altra metà del cielo” o come ci vogliono chiamare neuscirebbe vincitrice!
    Con cordialità Mariachiara

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