noi donne, ieri e oggi, cosa tenere cosa lasciare

6 luglio 2011 di: Rosanna Pirajno, Silvana F. e Stefania S.

Per il suo compleanno, Mezzocielo che è nato in un periodo di intense passioni politiche e civili, si è regalato un bilancio di quello che – a nostro parziale e fazioso avviso – è da buttare e di quello che c’è da salvare dei vent’anni lasciati alle spalle. Con costanti riferimenti al presente, che in questo momento ci pare avviato a ridisegnare il prossimo ventennio con qualche speranza di miglioramento. E noi vogliamo aiutarlo con una spintarella.

TENGO la Primavera di Palermo, perché la città era diventata nostra;

LASCIO le stragi di mafia, perché la città ce la rubava di nuovo cosa nostra;

TENGO le donne in prima fila, le donne in nero, le donne del digiuno, le madri di Plaza de Mayo, le donne che denunciano a rischio di dignità e vita, le donne che scendono in piazza, le donne che osano, … perché espongono pensieri, corpi, idee, facce, sogni, diritti liberi e senza padroni;

LASCIO le donne che «l’ha detto la tv», perché non hanno ancora ucciso simbolicamente il padre padrone;

TENGO i Giusti, uomini e donne, ammazzati da mafie e terrorismo e collusioni politiche, perché ci hanno insegnato il valore di una vita giusta;

LASCIO le mafie, il terrorismo, il fondamentalismo, la politica corrotta, il craxismo, il berlusconismo, il malaffare, l’opportunismo, il capezzonismo…, tutte le malepiante che succhiano linfa alle energie positive;

TENGO le campagne «pubblicità progresso», perché hanno abbattuto pregiudizi e scoperto mondi di diversità, anche spaventandoci;

LASCIO il buco nell’ozono, l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la desertificazione, lo sfruttamento delle risorse, … perché abbiamo dimenticato che la Terra l’abbiamo solo in prestito;

TENGO le elezioni amministrative del 30 maggio, perché ci hanno fatto intravedere uno spiraglio di luce nelle tenebre;

LASCIO l’incubo del lato B della politica che dura da 17 anni, perché ha sfiancato un popolo che ci mise un ventennio a capire come si era ridotto;

TENGO la libertà del web, perché anche le matuse hanno imparato a «fare rete»;

LASCIO le false riforme dei falsi ministri per scuola università istruzione lavoro pubblico …, perché stanno generando mostri a loro immagine e somiglianza, e la prospettiva è terrificante;

TENGO l’avvio della raccolta differenziata a Palermo, perché non serve a niente, ma ci illude di essere diventati bravi cittadini;

LASCIO le montagne di munnizza nelle città del mezzogiorno, perché si sente lontano un miglio che dove c’è mafia la puzza è insopportabile;

TENGO i gay pride festosi e colorati, perché ci portano pure i bambini a vedere l’«effetto che fa»;

LASCIO il parlamento che non legifera su omofobia, procreazione assistita, cellule staminali, biotestamento, coppie di fatto, corruzione, costi della politica, abusivismo, consumo di suolo, disagio mentale, disoccupazione giovanile, … perché non si rende conto che il popolo è già andato molto, molto oltre;

TENGO i comici come Maurizio Crozza, perché «ragassi, siamo passi ….non stiamo mica qui a pettinar le bambole!»;

LASCIO i giornalisti a libro paga e i «servi liberi» della stampa del padrone, perché deve essere dura star sempre chini a porgere le terga all’ombrello di Altan;

TENGO i registi come Monicelli, perché neppure da vecchi l’hanno mai mandata a dire;

LASCIO i ministri come Bondi, perché neppure Pompei ha retto l’urto dei suoi versi adoranti per Silvio;

TENGO gli attivisti di Greenpeace, perché da baldi atletici ‘mprisusi arrivano dove non ci sogniamo neppure di avvicinarci, per svegliare le coscienze;

LASCIO il disastro di Fukushima, perché i giapponesi non conoscono ancora tutta la verità su quello che verrà;

TENGO l’uscita dal nucleare di Germania e Svizzera, perché i nuclearisti alla Veronesi potranno tirare un sospiro di sollievo, non dovendo stoccare le scorie nelle loro camere da letto;

LASCIO la canzone di Pupo e Filiberto «Italia amore mio», perché quell’Italia lì gliela lasciamo volentieri;

TENGO le canzoni di Vecchioni per le campagne elettorali di De Magistris e Pisapia, perché guai se non viene a cantarle per il nostro candidato a Palermo!

LASCIO il movimento per la vita, le bottiglie d’acqua per Eluana, le esequie negate a Welby, …., perché «la vita è mia e la gestisco io»;

TENGO il sogno possibile di Terra Madre e Slow Food, perché la biodiversità è bellissima a vedersi anche fra le genti che abitano la Terra;

LASCIO la colonizzazione di Mc Donald’s, perché azzerare biodiversità e omologare fantasia alimentare a fini di lucro, non fa ingrassare solo le multinazionali;

TENGO manipulite e la fine di tangentopoli, perché un lancio di monetine sintetizzò tutto il disprezzo degli onesti;

LASCIO il maschilismo del potere, il machismo dei bulli, il patriarcato familiare, perché non ce la faranno a lungo a reggere il confronto con «io sono mia!»

TENGO il comitato dei lenzuoli, lenzuoli e bandiere ai balconi, le magliette «ora basta», le fiaccolate antimafia, le catene umane, le donne di «se non ora quando», il volontariato, la partecipazione, la passione civile… perché la generosità di pochi è ottima medicina contro il cinismo di molti;

LASCIO le carrette dei disperati che sognano un posto migliore dove vivere, e finiscono per approdare nel paese di papi;

TENGO il giorno dell’elezione di Obama, perché ci ha fatto sperare che il razzismo fosse finito;

LASCIO la nostra classe politica nazionale e regionale, perché a furia di vederli e sentirli siamo diventati noi i razzisti;

TENGO il baciamano di Berlusconi a Gheddafi, per non dimenticare a che livelli di servilismo si può arrivare;

LASCIO le facce di circostanza negli anniversari delle stragi, quelli che non sanno più dire niente di sinistra, quelli che «sei un moralista!», il linguaggio chiassoso, volgare e imbarbarito di certa tv, quelli che non rispettano i diritti umani, le violenze sulle persone inermi, i summit dei potenti, i colossi finanziari e commerciali che divorano medie e piccole imprese;

TENGO l’albero Falcone, «Palermo apre le porte», le buone letture, le belle amicizie, le trasmissioni tv che fanno riflettere, le Primavere politiche nel mondo, gli eroi borghesi, le vittime innocenti, quelli che danno dignità alla divisa che indossano, quelli che tengono alto il nome dell’Italia nella scienza e nelle arti, nella cultura, nella pratica amministrativa, quelli che difendono il paesaggio, la tradizione e l’innovazione.

4 commenti su questo articolo:

  1. Tutte bravissime, una serata vissuta bene, un evento particolare. tanta gente, qualità, cultura e arte. Bisognerebbe festeggiarle spesso le belle cose. Siete una realtà di spessore e resistenza in questa città che meriterebbe molto di più.

  2. ornella papitto scrive:

    Bella emozione ritrovarsi tra donne, ormai molte di noi con i capelli bianchi, le rughe, ma le stesse passioni, di tanti anni fa.Nessuna nostalgia per il passato. Solo il presente ed il futuro, ringranziando tutto Mezzocielo che ci dà forza e senso per continuare senza arrendersi.

  3. Gabriella scrive:

    Compleanno festoso, ma soprattutto propositivo. Organizzato proprio secondo i principi con i quali è stato pensato e realizzato questo quotidiano, venti anni fa. Credibile! sarà il segno di un cambiamento..
    Rivolgo i complimenti alle fondatrici e alle redattrici di Mezzocielo, per aver regalato forza e speranza di miglioramento, nel pomeriggio dell’altro ieri_

    • Gabriella scrive:

      ne è una conferma la presenza di tanta gente.. Segno di una nuova cultura democratica e partecipativa!

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