una cosa in Comune, una delle tante

1 luglio 2011 di: Anna Trapani

Al Comune di Palermo non ne va bene una. Adesso sono a rischio riscossione le multe elevate dai vigili urbani. Un ulteriore colpo assestato alle già esauste casse comunali. Il Consiglio Comunale ha infatti deciso che dal primo giugno la gestione ed elaborazione delle multe fosse affidata alla Sispi, secondo una politica di internalizzazione che va forte. Ma in tal modo, ben ventimila multe giacciono sui tavoli e sono a rischio prescrizione se non verranno notificate entro quindici giorni. I verbali venivano inviati tramite Poste italiane, mentre ora nessuno sa chi dovrà occuparsene. La Sispi e il Comune non hanno ancora deciso a chi spetterà il compito, se ai dipendenti comunali o se affidare l’incarico a privati. E’ maggioritaria l’ipotesi di affidare il lavoro all’esterno, ma bisogna emanare un bando pubblico. I tempi tecnici per non mandare in prescrizione tutti questi verbali sono stretti, mentre i tempi della burocrazia sono molto lenti. E allora come ovviare al problema? Il presidente della Sispi naturalmente rassicura, ma al comando dei vigili urbani tengono gli occhi aperti perché fin dall’inizio erano in contrasto con giunta e consiglio comunale, poiché avevano già predisposto un bando da due milioni per affidare a privati la gestione triennale delle multe, notifica compresa. Vincenzo Faraci, presidente Sispi, sta alle calcagna del Comune da mesi per sapere a chi dare il servizio di notifica.

In pratica era stata guerra aperta tra vigili da un lato e Giunta più Consiglio dall’altra. Il consigliere comunale di Italia dei Valori propone intanto l’affidamento delle notifiche a messi o vigili urbani, oppure a personale utilizzato part-time per avere una busta paga più pesante. Salvatore Orlando, consigliere di Idv, si domanda perché si sia lasciato trascorrere tanto tempo senza aver fatto nulla. E noi ci chiediamo: cos’altro dobbiamo aspettarci dal nostro famigerato Comune?

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