la palude dei vinti

14 novembre 2011 di: Rita Annaloro

Acquattati nelle paludi padane aspettano, gli arcieri dalla lunga lancia e le leste milizie infiltrate nel territorio italiano, pronte a battere in ritirata (Maroni). Aspettano l’attacco finale che partirà dal Colle e dai Grandi Palazzi (Banche) di cui hanno tentato la scalata, riuscendo in qualche caso ad asserragliarsi nelle cantine e nei depositi (Unicredit). Il fango delle paludi ha sempre causato malanni e sofferenze al nemico (da Annibale a Carlo Magno) e anche ora sarà dalla loro parte, dentro e fuori dal Parlamento, dove con i loro rozzi linguaggi intralceranno il cammino al vincitore.

Aspetteranno che il tempo passi, che la gente dimentichi le loro nefandezze (editti contro l’immigrazione, favoreggiamento di frodi fiscali, accaparramento di sussidi statali, anche per calamità natural-economiche) quando quelli del potere portavano il paese passo dopo passo allo smembramento politico. Aspetteranno la fine del rigido inverno che abbiamo davanti e poi ricompariranno all’orizzonte con i loro elmi cornuti ben calzati sugli occhi, sotto le mentite spoglie di salvatori di vecchiette e animali, purché di razza padana, naturalmente.

“La gente ci acclamerà”, pensano, “perché parliamo alla loro stessa pancia”. Confido però che la cura invernale di pane e cipolla con saltuarie leccatine di sarda salata restituisca un po’ di sale alle zone cerebrali del popolo italiano e che quindi a primavera i barbari possano essere ricacciati a stanare i ratti (Cota, Reguzzoni, Castelli) e le faine (Zaia, Calearo ecc.) che abbondano dalle loro parti.

2 commenti su questo articolo:

  1. Maruzza scrive:

    Un tempo un papa fermò i barbari e il loro capo attila “flagello di Dio” che stavano invadendo il suolo italico. non so chi fermerà il delirio padano e leghista; spero che italiani di buon senso ve ne siano ancora tanti da far fuori, alle prossime elezioni, questi pazzi o almeno di ridurre il numero dei loro parlamentari con cravatta e fazzoletto verde…come la bile….e l’arroganza che serpeggia nelle loro viscere

  2. l’articolo di Rita è suggestivo e divertente, il commento di Maruzza pieno di ottimismo, ma dopo che gli italiani hanno sopportato il dito medio di Bossi sempre alzato, il suo borbottare parolacce, sono ancora capaci di alzare la testa?

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement