mi indigno, anche se serve a poco

25 novembre 2011 di: Fortunata Pace

Abbiamo un bel paio di problemi – e un paio si fa per dire – che continuano a riproporsi, più o meno tragici ma in gran parte irrisolti, qui da noi, nel profondo sud. E il primo di tutti travolge il messinese tra fango, detriti e crolli e miete le solite vittime innocenti ed inermi alle quali qualche servizio mediatico dedicherà, come sempre, parole di commozione e immagini di sofferenze: spettacolo che nessuno saprà rimuovere. Da Saponara a Barcellona Pozzo di Gotto e in tutto quel tristissimo interland, vediamo gente senza risorse, abbandonata al suo destino – dicono puntualmente «non si vede nessuno, non ci sta aiutando nessuno….» – e cercano di rimuovere spalando tutta la furia di uno straripamento annunziato, di una serie di crolli e di allagamenti che li hanno cacciati, proprio come doveva accadere, fuori dalle loro povere mura con un paio di coperte in mano per dormire nei rifugi provvisori che non si sa quanto dureranno come tali.

Quando la natura si fa nemica e un’implacabile teleschermo butta fuori una realtà che mai vorremmo vedere, maggiormente trovi nemica anch’essa e più lenta, distratta e inefficace, la presenza delle istituzioni. Ci si chiede se saremo invitati magari ad atti di solidarietà come ci chiamano a fare quando altro è il territorio colpito o lasceranno che la natura si plachi per dimenticare in fretta e non intervenire mai, diversamente da come si è fatto per altri territori collocati ben più oltre lo Stretto.

Anche la pietà, la solidarietà e la forza incessante della notizia e della denuncia hanno un nord e un sud. E allora che si muovano con i doveri che hanno come amministratori di una regione e come interlocutori di un governo centrale. Con la gente che soffre e che muore, cerchiamo di andare oltre la crudezza della cronaca e mostrare che soli e abbandonati non si resta se piove un po’ più forte del previsto, laddove non era difficile una solerte e doverosa opera di prevenzione.

1 commento su questo articolo:

  1. Rita Annaloro scrive:

    hai perfettamente ragione:negli anni scorsi se l’alluvione colpiva il Nord era calamità naturale, se invece colpiva la Sicilia o la Calabria i giornalisti Tv annunciavano le atroci conseguenze dell’abusivismo edilizio.”Per fortuna” questa volta il disastro
    è arrivato prima nelle ragioni del Nord e i soliti alibi stanno cadendo. Speriamo che arrivino presto anche interventi concreti.
    Rita Annaloro

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