presidente meno male che più non c’è

13 novembre 2011 di: Silvana Fernandez

Gentile presidente, o ex presidente, del consiglio ho sempre il problema di come rivolgermi a lei, in questo caso, per esempio, non sapevo ma ora so che siamo arrivati al finale travolgente. Travolgente non è il termine adatto a questo finale perché travolti lo siamo stati fin dall’inizio quando (lo capimmo in pochi) un programma di governo, una sera, era diventato un programma televisivo: proprio un porta a porta adatto alla vendita di spazzole o di saponette ma non di proposte legislative. Rapidamente ci fu chiaro che lei si sentiva pari a un dio. Questa sua personale convinzione non ci avrebbe dato fastidio più di tanto se si fosse limitato a guardarci dall’alto dei cieli, ma lei invece voleva anche governare risucchiando tutti nello schermo televisivo.

L’opposizione che male si era destreggiata col suo conflitto d’interessi non aveva torto, perché lei non aveva conflitti nei riguardi dei suoi giornali, delle sue televisioni, ma solo interessi. Tutta la visione della sua vita è regolata dai programmi, che a volte sono in diretta a volte in differita. Furono in diretta le corna (affettuose le definì lei) al presidente spagnolo e il cucù ad Angela Merkel, così che tutte le nazioni vicine poterono definirci un popolo di mattacchioni rimasti a livello infantile. Beh, lei dirà roba passata ora, mi hanno insegnato l’espressione seria da statista, ad alzare la mano e salutare anche quando neanche un cane mi fa un cenno del capo. Aveva proprio questa espressione, quando in differita ha dato le dimissioni, in fondo al suo sguardo vi era, però, un interrogativo pressante su come mai l’indice di gradimento si fosse tanto abbassato. Ma d’altra parte le colpe sono sue se ha finito col credere che tutti, anzi tutte, la amano incondizionatamente anche se in cambio vogliono un patrimonio, in fondo è lei che ha inculcato in tutti gli italiani il suo credo “basta pagare”.

Prima delle dimissioni in differita, da qualche giorno il suo sorriso non era più quello di prima ma data la sua mania per l’igiene dentale non so se lei si fosse reso conto che la situazione italiana era seria, o se avesse litigato con la Minetti. Nel caso che fosse valida la prima ipotesi, le comunico che la situazione è serissima e siccome mal le si adatta, per via dei capelli, la frase “muoia Sansone con tutti i filistei” abbiamo diritto di scegliere un altro governo, senza sorrisi sgranati all’Alfano o tetri alla Ghedini, anzi abbiamo diritto anche a non sorridere. Ma se lei vuole tenerci in ostaggio giocando sulla uscita di scena che avverrà oggi, domani… non mi sento tanto bene, comunque mi ricandido…forse a Natale, cerchi di ricordarsi che siamo sì un popolo che guarda il grande fratello, l’isola dei famosi e le lezioni di latitanza di Lavitola, ma siamo anche un popolo che in passato seppe organizzare un risorgimento senza il pdl e una spedizione dei mille senza Matteo Renzi. Ed il dna ereditato, si ricordi anche questo, non è un fatto di secondaria importanza.

5 commenti su questo articolo:

  1. ornella papitto scrive:

    Brava. Aggiungo come mai Berlusconi non si sia accorto che a farlo cadere sono stati proprio quelli della destra europea! Saranno comunisti anche loro? Che Monti non è certo un uomo di sinistra! Che la sua fine iniziò con l’estromissione di G. Fini dal PdL! Che è stato Fini uno dei maggiori autori della sua attuale caduta!
    Finalmente libere e liberi in una democrazia profondamente sana. Mai disperare.

  2. Paolo.R scrive:

    Sono un po’ preoccupato per questa caduta di Berlusconi e compagni, a chi si ispirerà Silvana per i suoi articoli, perderemo insieme al governo i suoi articoli?

  3. elisabetta scrive:

    Niente paura o molta paura, prima che sillvana fernandez non trovi ispirazione passeranno anni ed anni.

  4. Marcella Geraci scrive:

    Anch’io penso che passeranno millenni prima che Silvana Fernandez non trovi l’ispirazione per scrivere i suoi articoli, pungenti ed ironici.
    Secondo me, uno dei paradossi maggiori di queste dimissioni è che il governo Berlsuconi, nelle intenzioni dichiarate dall’ex presidente e dai suoi ministri, avrebbe voluto (e quindi dovuto) essere un governo liberale. Invece, a mettere in scacco il governo (e il blocco di potere che ruota attorno al centro destra) sono stati proprio i mercati. Ancora una volta vengono fuori i limiti del sistema politico ed economico italiano.

  5. fede scrive:

    Brava Silvana, ironica e pungente come sempre.. ma noto anche particolarmente agguerrita e “rivoluzionaria”.. andiamo avanti con fiducia! fede

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