un corridoio per salsicciotti

2 novembre 2011 di: Rosanna Pirajno

Stiamo progettando un corridoio infrastrutturale che parte da berlino e arriva a palermo, perciò il ponte sullo stretto è strategico per la piattaforma megagalattica che porterà sviluppo e benessere al sud che non ce la fa a cavarsela da solo e per questo ci siamo noi a provvedere, ché quei poveracci non sanno nemmeno dove sta berlin e col ponte possono andare a mangiare wrusteln con crauti tempo niente, che lui pure lo disse che il ponte serviva per andare a palla dall’innamorata in continente, magari non pensava all’estero ché mogli e buoi meglio dei paesi tuoi sennò il bossi ci molla senza la secessiun che già dopo napoli ci vuole il passaporto, perciò serve il corridoio per smistare i crauti e i fichidindia che ai berlinesi con il ponte ci arrivano freschi e s’arrifriscano, che non è vero che la comunità europea lo ha bocciato ha detto che loro non ci hanno tempo di pensarci e che se la deve sbrogliare il governo italiano e noi qui siamo, bolliti ma decisi a lasciare questo segno indelebile del nostro reame che a novembre è pronto il progetto definitivo con l’ottimismo della ragione, no questo lo diceva un comunista ma comunque nessuno può darci lezioni tantomeno di ottimismo, e per i soldi non c’è problema sono già pronti schiere di privati che hanno licenziato lavoratori e operai apposta per risparmiare sulle paghe e investire nel corridoio, che con tutto quel cemento che ci vuole e l’acciaio e la terra da spostare hai voglia di fare soldi a palate anzi a caterpillar, e quando hanno finito di spalare fango in lunigiana e cinque terre tutte le ruspe giù a spalare moneta e non venite a parlarmi di crisi che tutti ci hanno due telefonini e hanno fatto pure a pugni per comprarsi il televisore da trony e poi si sa, se c’è crisi si fa economia e guarda noi che con sette euri pranzo in camera e pure in senato e niente auto blu meglio il rimborso, per gli amici appalti che smuovono l’economia e tra ponte e tav ce n’è per ventanni di scavare e cementare che la ggente ci manderà benedizioni per altri venti, che noi facciamo il corridoio e la piattaforma che da berlino e pure da lione si scende a palermo come un fulmine, tutto cemento liscio che è ‘na meraviglia saltando l’abbruzzo che là ci facciamo il cretto sopra le macerie che noi con l’arte e la cultura ci andiamo a braccetto…

Forse ho fatto confusione, ma volendo sintetizzare il fiume di buoni propositi della ministra bambolina ieri a ballarò e le mie risate e incavolature, mi si sono accavallati i mali pensieri.

9 commenti su questo articolo:

  1. Rita Annaloro scrive:

    sai che ti dico? A me il ponte piace,e poi se lo fanno i privati non c’è Bossi che ci possa mettere il naso o il becco, a piacere

    • Rosanna Pirajno scrive:

      rita, i privati non ci sono, è una balla per zittire quelli che giustamente ritengono spropositata la somma da stanziare per un’opera, mi spiace per te, brutta perché inutile, ammesso che sia fattibile ma non lo è…non può piacerti solo perché mostrano immagini virtuali di una meraviglia strutturale senza far vedere i costi ambientali delle opere a terra, devastanti e sconvenienti perché allungano di decine di km gli accessi alle rampe da messina e villa, guarda la cosa anche dai costi che peseranno sul groppone dei contribuenti e vedrai che non ti piacerà più….

      • rita annaloro scrive:

        Al di là di tutti i sogni e le paure, non pensi che un ipotetico ponte sullo stretto costituirebbe una opportunità i più per le imprese siciliane, alimentari e non?
        Rita

        • Rosanna Pirajno scrive:

          nessuno che abbia i piedi per terra lo pensa, figurati io che pure sogno una sicilia evoluta e progredita! ti capovolgo la domanda: chi può realisticamente pensare che basti un ponte a portare un progresso che non è arrivato né con le imprese, che non ci sono, né con l’enorme patrimonio culturale che c’è ma è gestito male? e poi è evidente che non può essere opportunità una cattedrale nel deserto, come sarebbe non essendoci strade né ferrovie né collegamenti adeguati nell’isola, che in ogni caso verrebbero fatte prima dell’immaginifico ponte.

  2. Rita Annaloro scrive:

    sai che ti dico? A me il ponte piace,e poi se lo fanno i privati non c’è Bossi che ci possa mettere il naso o il becco, a piacere

  3. annachiara scrive:

    Non tutti viviamo pensando a Bossi, ci sono diverse opportunità il ponte è per me una mostruosità ecologica.

    • Rita Annaloro scrive:

      Tu non pensi a Bossi ma lui pensa a te, in quanto cittadina siciliana: hai sentito le proposte di differenziare le norme sui licenziamenti, pensioni ecc, a seconda delle regioni? E poi perchè da anni sono bloccati i FONDI EUROPEI per lo sviluppo
      del Sud? Chi determina le politiche economiche di questo paese?

  4. Giusi Catalfamo scrive:

    Straordinaria Rosanna, anche se non ho visto Ballarò, ho riso con le lacrime e mi sono fatta un’idea dei progetti futuri, C’è proprio da stare tranquilli adesso che vogliono tracciare il corridoio che dall’America arrivi a Palermo e perchè no a Tunisi o in Libia? Ma è proprio così fantapolitico sperare che arrivi la famosa spallata?

  5. Rosanna Pirajno scrive:

    giusi, la spallata non arriva, non capisco perché e men che meno capisco perché l’opposizione non sfiduci il governo, e questi con la solita arroganza e supponenza parlano di riforme e progetti mirabolanti che faranno, come se fossero in perfetta salute e con tutto il tempo e il denaro a disposizione per realizzarli, insomma come se niente fosse della crisi, della debolezza del governo e del paese intero, delle priorità ecc…
    annachiara, sono d’accordissimo con te, il ponte è una mostruosità ecologica e per due ragioni più di tutte: i fautori che succhiano soldi da una quarantina d’anni da questa minna non vogliono ammetterlo, ma i meglio esperti di calcoli dicono che non sia realizzabile e difatti il progetto esecutivo non c’è ancora; loro si accontantano di lucrare sulle opere preventive, espropri di terreni, scavi e movimenti di terra, strade di accesso ecc… quanto basta per lucrare e rovinare ambiente e paesaggio, a loro che gliene frega….

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