c’è donna e donna, non sparate nel mucchio

12 dicembre 2011 di: Rita Annaloro

Ieri tante donne sono scese in piazza per ribadire giustamente i loro diritti e ricordare al governo i loro sacrifici, ma non sarò con loro questa volta. Eh sì, perché quando parliamo di donne, a volte facciamo di tutta un’erba un fascio. Quali donne, per esempio? Le baby-pensionate che per anni hanno potuto coltivare i loro hobby avendo lavorato meno di 20 anni come prevedevano le leggi dei governi Andreotti? Quelle che portavano le loro belle figlie adolescenti a qualsiasi concorso di bellezza, sperando fossero abbastanza appetibili per soddisfare le loro ambizioni frustrate? O le Medee dei giorni nostri che in virtù di aberranti norme para-ecclesiastiche vietavano ai padri dei loro figli qualsiasi contatto con loro? O le giovani leve, Amanda Knox o la cugina di Sabrina Messeri, pronte a collaborare ad un omicidio, per invidia o gelosia o chissà cos’altro?

Da ultimo inorridisco all’idea che una ragazza di Torino, pur di trovare una facile scusa alle sue scappatelle, abbia istigato alla violenza contro un campo-rom, dichiarandosi (e ritrattando solo a strage fatta) vittima di stupro. Siamo lontani dall’onesto coraggio di Franca Viola, o di tante altre donne che giorno dopo giorno fanno i conti con una realtà difficile, lavorativa, economica, sociale, che le vede perdenti in partenza, magari perché straniere e banalmente sole, senza un compagno, padre o figlio che possa avanzare i loro diritti.

Cominciamo a far chiarezza al nostro interno, prima di essere tacciate, come sempre, di millantare una disparità sociale che debba esistere solo a nostro uso e consumo, e non guardiamo alla realtà delle donne arabe, come se fosse un sistema da noi completamente superato.

11 commenti su questo articolo:

  1. Micol scrive:

    Bisogna discernere e giudicare volta per volta ha ragione Rita Annaloro, come aveva ragione ieri Silvana a togliere dal mucchio della manovra, dura ed ancora ibrida, il gesto gentile di una donna come quello della Fornero

  2. Grazie Micol di aver capito che io mi riferivo solo al gesto un po’ tenero della Fornero e non al governo o alla manovra,brava Rita perché dimostra che non basta essere donne ma delle donne con il cuore da donna.

  3. Carla Mondini scrive:

    Brava Rita è un articolo giusto per le donne che vengono o osannate o detestate senza nessun discernimento, con pura cultura maschilista da cui ancora non riusciamo ad uscire.

  4. Maria scrive:

    Carissime,appunto sarebbe opportuno non sparare sul mucchio,anche perchè nel mucchio stiamo mettendo una ragazzina di 16 anni,terrorizzata da una famiglia sessuofobica che la costringe a visite ginecologiche mensili per confermare la sua verginità (vedi l’articolo su RepubblicaTorino del 12 dicembre “Santini ovunque e tapparelle chiuse
    Sandra piange: “Ora come ne esco”).Sarebbe importante riflettere anche su quanto ha scritto Michela Murgia “Giustissima la critica al razzismo. Giustissimo chiedersi che cosa sta succedendo a Torino. Ma spero che qualcuno si faccia domande anche su che tipo di società è quella che induce una giovane donna a credere che la condizione di stuprata sia per lei socialmente più vivibile di quella di chi fa sesso perché lo ha deciso”,su Repubblica del 12 dicembre.Consiglio anche la riflessione di Giovanna Cusenza ” DOPO #TORINOBURNING, UNA RIFLESSIONE SUL FALSO STUPRO”sul sito “zeroviolenzadonne.it.
    Fermiamoci un attimo prima di inorridire.
    Cari saluti,Maria Giannì

    • Rita Annaloro scrive:

      purtroppo viviamo in tempi in cui si è perso il senso del reale e diventa sempre più importante non perdere il senso critico, che le informazioni contribuiscono a determinare.

  5. Adele scrive:

    Sono d’accordo con maria giannì che ha una visione completa dell’accaduto che non è quello che appare ai più e si presta a far cadere nel luogo comune. Le analisi di situazioni così estreme e delicate vanno fatte in profondità prima di tagliare giudizi online. Non bisogna mai fermarsi alla superficie altrimenti si rischia di sparare nel mucchio e a casaccio. Allora fermiamoci prima di inorridire e riflettiamo prima di giudicare in modo approssimativo. Le letture che Maria ha consigliato, le consiglio anch’io per il solo fatto di averle già lette, condivise e aiutano ad analizzare i fenomeni da più angolazioni.

  6. grazie per le informazioni quando L’Annaloro ha scritto questo articolo, non era in possesso dei fatti completi sulla minorenne, abbiamo visto fare tale confusione nel periodo precedente che involontariamente la facciamo anche noi, grazie comunque e mi collegherò con il sito propostomi per sapere di più

  7. francesco scrive:

    mi complimento per l’articolo, è bello leggere una donna esprimersi in modo così onesto

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