alla Chiesa quel che spetta, Ici compresa

4 gennaio 2012 di: Sergio Masi

In questo periodo di manovre economiche “lacrime e sangue” è stato sollevato il problema della Chiesa che gode di incomprensibili esenzioni dall’Ici dei propri fabbricati, anche quelli nei quali si svolge attività commerciale. Ma perché stupirsi? Invero dal Concordato in poi (regime democristiano di 50 anni) tutti i governi della Repubblica hanno privilegiato i rapporti con la Chiesa cattolica. Perché? Sappiamo bene che le risposte sono molteplici, ma due sono le principali:

- Lo Stato della Città del Vaticano è lo stato più ricco del mondo, una cosa che fa a pugni con i vangeli e con gli atti degli apostoli, dove si riscontra la prima vera comunità “comunista” della storia…. «e misero i loro beni in comune e Pietro li amministrava ognuno secondo il bisogno». Anania fu fatto morire da Pietro perché nascose parte del ricavato di un fondo venduto.

- Il clero e i fedeli (specie se ignoranti) portano un sacco di voti ai politici di destra o di sinistra o di centro.

Nessuna meraviglia quindi se spesso gli italiani, costretti a pagare “balzelli” vari, si chiedano come mai la Chiesa cattolica non paghi l’Ici quando nel Vangelo si dice «date a Cesare quel che è di Cesare». E poi mi chiedo e, forse insieme a me tanti altri, come mai Giovanni Paolo I morì in circostanze così strane dopo aver cacciato Paul C. Marcinkus dallo Ior, e dopo aver detto che bisognava tornare alla Chiesa delle origini e rispettare il dettato evangelico donando tutte le ricchezze della Chiesa ai poveri. Non per niente Gesù appellò i preti di allora (scribi e farisei) sepolcri imbiancati e razza di vipere. E’ cambiato qualcosa da allora? Le Chiese istituzionalizzate e burocratizzate che amministrano sacramenti a pagamento rappresentano forse il Cristo? Io dico di no. E guarda caso, teologi illuminati come Vito Mancuso o mistici come Willigis Jäger vengono tacciati di eresia.

Lutero fu dichiarato eretico perché combatté la vendita delle indulgenze e perché osò tradurre la Bibbia in tedesco. Quindi soldi e verità dogmatiche… guai a toccare queste due cose. La Chiesa Cattolica va riformata alla radice, il processo, se mai avverrà, sarà lungo e allora intanto che almeno paghi l’Ici su tutti i suoi fabbricati …. e finalmente dia a Cesare quel che è di Cesare!

11 commenti su questo articolo:

  1. Iole scrive:

    Complimenti Masi, hai fatto un’ottima analisi. Sono scandalizzata e indignata ancora di più dopo aver letto il tuo articolo perché queste cose già si conoscevano, ma avere il coraggio di dirle con tanta chiarezza è raro perché quando si parla di questa chiesa CORROTTA il coraggio diventa codardia e viltà da parte dei cattolici per primi.
    Sottolineo due punti del tuo articolo che sono illuminanti e che dovrebbero avere un seguito di indignazione affinché cessi questa orribile corruzione taciuta e nascosta. Facciamo un referendum e squarciamo la nebbia che avvolge la chiesa, i suoi prelati di piccole e grandi sfere e la società che non denunciando ne è complice!!!

    1) Lo Stato della Città del Vaticano è lo stato più ricco del mondo, una cosa che fa a pugni con i vangeli e con gli atti degli apostoli, dove si riscontra la prima vera comunità “comunista” della storia…. «e misero i loro beni in comune e Pietro li amministrava ognuno secondo il bisogno». Anania fu fatto morire da Pietro perché nascose parte del ricavato di un fondo venduto.

    2) Il clero e i fedeli (specie se ignoranti) portano un sacco di voti ai politici di destra o di sinistra o di centro

  2. Luciana scrive:

    Bene mezzocielo parla dell’ici, fin ora piccole battute ma niente, bisogna abbracciate le campagne di trasparenza pretendere una giustificazione, siamo incazzate nere!

  3. Maia Cristina scrive:

    Un bravo a Sergio Masi per tutto quello che ha detto chiaramente senza trincerarsi dietro ironia, o peggio ancora bigottismi, soprattutto bene per aver ricordato la morte di papa Luciani che era in lotta con lo Jor, aveva licenziato Marcinkus e tante altre cose che una “provvidenziale morte” gli proibì di fare, mi torna in mente questa morte che Don Verzè ci ha lasciato … alla resa dei conti. Si santo padre… i conti non tornano mai!

  4. Ina scrive:

    Chiaro che è così, che il marcio sta sotto e che la politica anche del governo monti è in parte complice dei misfatti se non si darà una regolata e non tasserà i beni della chiesa. Lo sappimo tutti che in tutta italia suore e preti gestiscono residenze e resort e che questi immobili non hano niente a che fare con la carità ma solo con il guadagno. E’ ora di dire basta, basta con i privilegi della casta vaticana, è una vergogna, è uno schiaffo alla povertà e a quanti non possono sbarcare il mese. La società civile deve distinguersi dalla massoneria, dall’opus dei e da altre congregazioni complici allineate al patto di omertà. Scoperchiamo la pentola di papa luciani, di emanuela orlando, della guardia del vaticano ammazzata, del cadavere di elisa claps trovato nel tetto della chiesa e di tante altre morti bianche volute da un potere più grande di quanto mente umana riesca ad immaginare. Mi auguro che da questa pagina si levi fortissima la contestazione e che, tolta la cera dalle orecchie, si parli e si dica la verità sui loschi affari di “madre chiesa” e sulle banche che sguazzano dentro le mura del vaticano e fanno affari in tutto il mondo (vedi san raffaele di milano…) e che ci sia il CARCERE DURO anche per loro non soltanto per i mafiosi.

  5. anna scrive:

    Quanto scritto da Masi mi trova d’accordo pienamente. Vorrei però spezzare una lancia a favore di coloro che nella Chiesa operano davvero per il bene degli ultimi, quelli che non hanno niente e vengono aiutati solo da preti di frontiera che portano nelle strade e nei luoghi più derelitti della terra il vero messaggio cristiano. Non facciamo mai di tutta l’erba un fascio: ci sono preti coraggiosi che rendono onore all’abito che portano e mi riferisco a padre Puglisi e a quanti come lui sanno veramente quale è il compito della Chiesa.

  6. Paolo scrive:

    Anna, non è dei singoli che si parla, ma del Vaticano e della corruzione che c’è al suo interno e che si dirama ovunque. I piccoli o grandi eroi non sono “corrotti”, sono individui diversi che anche se non apprtenessero alla chiesa sarebbero grandi persone, sono eccezioni come quando si dice che “non tutti i siciliani sono mafiosi” Perciò resta ferma la condanna per la casta, anche da parte mia.

  7. Adriana Palmeri scrive:

    Condivido appieno quanto detto da Sergio Masi e aggiungo quanto sia intollerabile l’ingerenza della Chiesa in uno Stato laico..

  8. ubaldo scrive:

    Leggo da un po’ il vostro sito: donne in gamba, alcune divertenti, tutte estremamente colte e capaci di approfondire qualunque argomento, ma l’argomento “chiesa” è stato costretto a parlarne un uomo… che in voi ci sia un retaggio della educazione confessionale, o la paura di Dio.

  9. francesca scrive:

    caro ubaldo, proprio perché ti colleghi da poco non hai mai avuto modo di leggere gli affondi contro la chiesa che sono partiti da questo sito a cura di alcune redattrici, ma anche di altre amiche. Perciò il fatto che ne abbia scritto anche un uomo è significativo per noi dopo che non uno, ma decine di articoli sono stati scritti su “santa madre chiesa” e cito; una serie contro la pedofilia, contro l’omofobia in cui la chiesa batte il miglior razzista del mondo, sull’ici, sulla veglia di preghiera negata dal cardinale di palermo alle famiglie di omosessuali morti per percosse e violenze, e tanto altro…ti consiglio di visitare l’archivio per spolverare quanto è stato scritto. Tanto per correttezza d’informazione.

  10. anna scrive:

    Paolo, come avrai letto io ho per prima cosa specificato che quanto detto da Masi mi trova pienamente d’accordo; quindi la condanna della casta c’è tutta anche da parte mia. Volevo solo precisare che ogni gruppo, ogni istituzione è fatta di singoli e della loro più o meno buona volontà. I singoli tengono le fondamenta di un edificio e taluni fanno il loro dovere secondo i dettami che ciò prevede, altri si fanno i cavoli propri e altri ancora predicano bene ma razzolano male. Ci sono uomini e donne di chiesa che agiscono per il meglio e altri che portano solo discredito alla istituzione di cui fanno parte. La zizzania cresce insieme al grano ma bisogna separarli.

  11. ornella papitto scrive:

    Il “sistema Vaticano” è dentro il sistema Italia. Profondamente dentro. Inseparabili. Sappiamo tutti che i cambiamenti possono avvenire attraverso i cittadini, ma aspettarsi che il cambiamento del “sistema Vaticano” avvenga attraverso i fedeli, questo è veramente difficile, direi impossibile. Non per nulla si definiscono “fedeli”.
    Anna afferma che la zizzania cresce insieme al grano, ma bisogna separarli.
    Per rimanere in tema, il Vaticano provi a compiere un miracolo: separi la fede dal capitale economico. Torni a occuparsi di anime e non di conti correnti. Milioni di cittadini e penso anche di “fedeli” attendono che si compia i il vero miracolo. Nell’attesa, il Vaticano, inizi a pagare ciò che deve e riprenda a restituire ai cittadini ciò che è dovuto loro.

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