il pubblico più bello del reame

31 gennaio 2012 di: Clara Margani

Lo spettacolo è “Gli alti e bassi di Biancaneve” di Emma Dante e il luogo un teatro della periferia romana. Il pubblico una marea di bambini e ragazzini con allegati genitori e uno sparuto gruppo di intellettuali dislocati a macchia di leopardo, strappati al centro della città per rendere omaggio a Emma.

E’ uno spettacolo per bambini? Come tutti i buoni spettacoli non è solo per qualcuno ma per molti. Gli attori sono solo tre, due donne e un uomo, ma i personaggi numerosi come prevede la favola. L’ingegno di Emma riesce a dare vita nuova a una vicenda risaputa, almeno per genitori e intellettuali. Fin dall’inizio la partecipazione è vivace e talvolta richiesta esplicitamente; in particolare Biancaneve rivela un carattere indeciso, bisognoso di supporto. I bambini non si fanno pregare: suggeriscono soluzioni, fanno proposte, offrono il loro aiuto. L’acme si raggiunge quando Biancaneve apre di nascosto la valigia del Principe Azzurro e trova un bellissimo abito da donna di cui si appropria. Un bambino o una bambina, è difficile stabilirlo solo dalla sua voce, dichiara indignato/indignata nel silenzio della sala: «Ma è una ladra!». L’attrice stessa ha un momento di stop, l’accusa è grave ed è amplificata dal silenzio-assenso che l’ha seguita. Ciò non toglie che lo spettacolo riprenda fino alla famosissima scena del bacio. Il principe bacia una prima volta Biancaneve ma non ottiene granché, ci riprova una seconda volta con qualche scarso risultato di risveglio. Ed ecco che a questo punto la stessa vocetta nel buio esorta il principe a fare il suo dovere con un perentorio «Baciala bene!». E se noi tutti, bambini ed adulti, non fossimo più spettatori a teatro, ma, come lo siamo stati per molto tempo, cittadini spettatori della devastazione e dello sfruttamento dell’Italia, e fossimo usciti finalmente da questo ruolo ed avessimo denunciato senza remora alcuna i responsabili del ladrocinio del nostro paese, e pretendessimo giustamente che chi sta cercando di resuscitare l’Italia, lo facesse bene? Ai piccoli l’ardua sentenza!

4 commenti su questo articolo:

  1. Carmela Bucalo scrive:

    Un delizioso spaccato di arte e politica quotidiana, ma qualunque sia il futuro lo giudicheranno sicuramente i bambini

  2. rita Annaloro scrive:

    Purtroppo non ho visto lo spettacolo di Emma Dante, un’autrice di teatro ormai nota a livello nazionale, ma sconosciuta
    alla massa del pubblico di Palermo, dove continua a lavorare in un piccolo scantinato dove un’esigua elitè cerca di prenotare dei posti, quando è informata sugli spettacoli.
    Speriamo che in futuro queste forze vitali del paese diventino più forti e popolari.

  3. silvana scrive:

    Rita cara, tu vedi Palermo un pò distorta, tutti i palermitani sono orgogliosi di Emma Dante, la seguono molto, noi tutte di mezzocielo le siamo amiche e lei ha anche scritto per noi, sono i teatri e le istituzioni che stranamente non hanno spazio per lei.Palermo spesso è diversa dai palermitani.

  4. Maria scrive:

    Quando si tratta di Emma Dante, mi fido sulla parola. Mi fido della sua creatività e della sua autorevolezza di artista donna. I suoi spettacoli non sono mai banali. Chi ha recensito il suo Biancaneve, però, ci vuole mettere sotto gli occhi anche qualcos’altro. Gli attori, nello spettacolo, sollecitano i presenti a non essere spettatori passivi, a farsi co-interpreti. E qualche bambino accetta la provocazione con l’ingenua franchezza della propria età. Qui Clara Margani prende a pretesto lo spettacolo per parlarci di politica. La penso come lei: è tempo che la smettiamo di essere spettatori passivi di una politica affollata di “nani e ballerine” che la riducono a intrattenimento volgare, ad oppiaceo scadente che purtroppo riesce ad appannare la consapevolezza di molti. Spero che la drammatica crisi attuale spinga molti ad un brusco ma sano risveglio.

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