una vita spesa a scalare montagne, con eleganza

7 gennaio 2012 di: Rita Annaloro

Che bella idea quella di Fazio e degli autori di “Che tempo che fa” di dedicare spazio al ricordo /commemorazione delle imprese di Walter Bonatti da parte/a cura di Reinhold Messner: la raffigurazione quasi mitologica dell’ascesa fisica e metaforica delle montagne, è un potente corroborante in un periodo di crisi e la rappresentazione di un eroe umano positivo, consapevole dei propri limiti, è un forte richiamo a valori romantici in contro-tendenza con l’eroe-vittima dei nostri tempi a cui ogni atrocità è consentita in nome dei torti subiti, ben descritto da Giovanni Leone nel suo libro “La riconciliazione tra gruppi” (ed. Carrocci). E’ il «si può fare» di Obama, la spinta al cambiamento che richiede sacrifici, preparazione e saldi principi a cui credere, come il nostro Presidente Napolitano incessantemente ci sprona a perseguire.

E non è un caso che il Giornale del 2 gennaio titolasse “L’oro di Napolitano” l’articolo di apertura, che annunciava i mancati tagli alla spesa pubblica. L’insinuazione ammiccante di «un’allegra gestione economica del Quirinale» mira a destare sospetti anche verso quella figura istituzionale al momento più amata dagli Italiani, quasi un’eco non troppo lontana della voce di Berlusconi «non esiste alternativa al mio governo». Il qualunquismo di cui lo accusa Calderoli infatti, taglierebbe le gambe a qualsiasi rocciatore che veda davanti a sé l’irraggiungibile vetta/montagna del debito pubblico e lo sprofondare/ergersi nella palude del fango, che accomunando tutti gli uomini di governo toglierebbe a molti qualsiasi fiducia in un futuro migliore, per non dire in soluzioni positive alla crisi.

Invece non siamo tutti uguali, e così come negli anni ’60 nei rifugi alpini, oltre a sciatori della domenica si potevano vedere ragazzi affascinati dal sorriso di Walter Bonatti, oggi nelle scuole o nelle università qualcuno può essere stimolato anche dalle parole di Napolitano, dagli accenti del nostro Presidente a collaborare per un mondo migliore, che fermamente speriamo di vedere.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement