omaggio a Wislawa Szymborska

3 febbraio 2012 di: Francesca Traìna

Questo è tempo di grandi commiati per la Poesia e la Letteratura. Avevamo appena salutato Vincenzo Consolo ed ecco che il primo febbraio, all’età di 88 anni, si è spenta a Cracovia la grande poeta polacca Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996. Il conferimento del Nobel, come spesso accade per la poesia, suscitò scalpore; addirittura, molti giornali italiani scrissero che si trattava di una scrittrice sconosciuta. Ovviamente era solo un problema di grande ignoranza da parte di quei giornalisti che ancora oggi ci rattrista. Iosif Brodskij la considerava, insieme a Milosz e ad Herbert, una delle voci più alte della poesia contemporanea. Ed oggi il riconoscimento della sua grandezza attraversa ogni paese, vola oltre Europa e nel panorama della lirica mondiale del ‘900 si colloca ai primissimi posti.

Poeta ironica e acuta riversa in una scrittura limpida e leggera temi proibiti, abusati in letteratura, che la esporrebbero alla definizione di “semplice” se non fosse che la sua è solo un’apparente “semplicità”, che può ingannare coloro che al cospetto della poesia si pongono in modo disattento. Il suo linguaggio poetico è il risultato di una rigorosa padronanza di strumenti linguistici e metrici che si sciolgono poi in verso libero e musicale di grande bellezza. Tra le sue opere, tradotte e lette in tutto il mondo, ricordiamo: “Per questo viviamo”, “Domande poste a se stessa”, “Appello allo Yeti”, “Sale”, “Gente sul Ponte”, “Uno spasso”, ma quella che più ha contribuito a farla conoscere in Italia è certamente “Vista con granello di sabbia” dove è anche riportato il suo straordinario e bellissimo discorso pronunciato in occasione del conferimento del Nobel. Questo piccolo tributo vuole essere non soltanto un omaggio alla Poeta, ma anche un’occasione per far conoscere Wisława Szymborska a chi non ha ancora avuto modo di accostarsi ai suoi testi:

«…Tuttavia nel linguaggio della poesia, in cui ogni parola ha un peso, non c’è più nulla di ordinario e normale. Nessuna pietra e nessuna nuvola su di essa. Nessun giorno e nessuna notte che lo segue. E soprattutto nessuna esistenza di nessuno in questo mondo. A quanto pare, i poeti avranno sempre molto da fare».

(dal discorso tenuto in occasione del conferimento del Premio Nobel, 7 dicembre 1996)

3 commenti su questo articolo:

  1. Adele scrive:

    bellissimo e dovuto omaggio ad una poetessa eccezionale

  2. Fiammetta scrive:

    sono un’estimatrice della poetessa polacca e mi fa molto piacere che anche in questo sito che è soprattutto di politica e costume, si dia spazio alla poesia con le parole di francesca.

  3. Ambra scrive:

    Onore e merito ad una grandissima! ciao francesca

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