Muos Usa a Niscemi

15 marzo 2012 di: Laura Caviglia

Cos’è il Muos? La sigla sta per “Mobile User Object System”: un sistema di comunicazione satellitare UHF (ultra high frequency) ad altissima frequenza quindi, delle forze militari degli Stati Uniti, composto da tre trasmettitori parabolici di venti metri di diametro, due torri radio alte centocinquanta metri e due a sistema elicoidale. Una rete di satelliti e stazioni terrestri che permetterà di moltiplicare per dieci la velocità e la quantità di dati trasmessi tra gli strateghi americani perfezionando le capacità di radar, veicoli senza pilota, caccia bombardieri, missili da crociera eccetera. Il progetto prevede quattro stazioni di terra, di cui le tre già operative e costruite in territori pressoché desertici si trovano in Virginia, nelle Hawaii ed in Australia. Si da il caso che la quarta stazione dovrebbe essere installata proprio qui in Sicilia, nella Riserva Naturale Orientata Sughereta di Niscemi già dichiarata Sito di Importanza Comunitaria, della quale occuperebbe 144 ettari di terreni, per di più a soli 3 km dal centro abitato. L’accordo per la costruzione della base a Niscemi venne preso tra Stati Uniti ed Italia già nel 2001 dal governo Berlusconi e successivamente confermato dal governo Prodi nel 2006. A Niscemi si viene a conoscenza della futura installazione della base nel 2008 e nel 2011 la giunta regionale di Raffaele Lombardo (unico politico filo-muos in Sicilia) autorizza l’avvio ai lavori per la costruzione della stazione nonostante lui stesso si fosse presentato contrario all’accordo durante l’intero periodo di propaganda elettorale del 2008. Il via ai lavori partito dalla Regione tra l’altro scavalca senza troppe remore la decisione già presa dal Comune di Niscemi che aveva dato parere negativo. Le onde elettromagnetiche ad altissima frequenza generate dalle antenne del Muos avrebbero effetti negativi sulla salute umana su quella degli animali e sull’ambiente circostante per un raggio d’azione di oltre 100 km, a quanto risulta anche da studi scientifici portati avanti ad esempio dai professori Massimo Coraddu e Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino. Il Muos deturpa il territorio della riserva naturale e potrebbe rappresentare un pericolo per la salute dei cittadini a causa dell’impatto elettromagnetico. Rischi quali sterilità, tumori, leucemie, aborti sono da prendersi in considerazione. Ma come reagiscono i cittadini di Niscemi a quello che ha tutte le credenziali per essere considerato un atto di prepotenza ed una prevaricazione da parte della potenza americana e di alcuni dei nostri politici? Spontaneamente a Niscemi s’è costituito il movimento ambientalista No-Muos, che si definisce apolitico ed apartitico e che ha trovato l’appoggio di altre associazioni quali LegaAmbiente Vittoria e Fare Verde Vittoria. Il fenomeno potrebbe esser messo a paragone con il movimento NoTav e la protesta continua non ascoltata o osteggiata dei cittadini della Val di Susa. L’idea che determinati accordi presi dall’Italia debbano essere rispettati ha senso solo se si pensa all’Italia come a qualcosa di astratto, come se l’Italia potesse veramente essere rappresentata da chi prende le decisioni “per” e “a nome del” nostro paese. Ma “Italia” non è altro che i cittadini che la abitano ed i territori che la costituiscono. Per questo se ad essere prevaricati sono i diritti dei cittadini e ad essere deturpati sono i nostri territori non vi è accordo che regge.

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