quando si fa di tutto per confondere l’elettorato, noi ci siamo

23 marzo 2012 di: Rosanna Pirajno

Parliamo di primarie, è necessario e inevitabile: per come si sono svolte (male), per l’esito che hanno avuto (contestato), per le decisioni sul dopo da prendere (confuse). Una cosa intanto mi preme precisare: non ci sono “nemici” da abbattere a suon di insulti, sospetti infamanti, diminutio di pensiero e operato della persona che non ci piace perché non affine ai nostri inossidabili principî. Vi rimando al lucido intervento di Salvatore Nicosia, persona di riconosciuto, ineccepibile valore etico e intellettuale, del 21.3 sull’edizione palermitana di Repubblica per allargare un poco gli orizzonti del nostro “essere di sinistra” talvolta, anzi troppo spesso, “tafazziano”, cioè autolesionista in nome di principî di cui ci proclamiamo depositari unici e immacolati, pronti al martirio pur di non cedere –aaaahhhhhhh!- ad atti o decisioni vissuti in termini di inaccettabile compromesso con la propria coscienza. L’autocandidatura di Leoluca Orlando si colloca esattamente lì, nella voglia matta di scrivere il proprio martirologio per, a suo dire, salvare la città dal “ferrandellombardismo” anche a costo di mandare a puttane quel che resta del centrosinistra.

Le primarie palermitane le ha vinte dunque Fabrizio Ferrandelli, outsider suo malgrado poiché non “autorizzato” dal partito in cui militava, l’Idv, e tuttavia riconosciuto – per ultimo dal comitato dei garanti che ha verificato e sanzionato le irregolarità – come uno dei concorrenti alle primarie del centrosinistra con gli altri tre, tra cui si suppone vigesse un accordo: il vincitore sarà sostenuto anche dai perdenti.

Le obiezioni che alcuni partiti ora sollevano sulla “persona” Ferrandelli, giudicato non corrispondente alle aspettative e alle prerogative di un sindaco “ideale” per una città sfiancata da decenni di malgoverno, hanno il sapore strano di un ripensamento tardivo e tuttavia deciso a sostenere la discesa in campo di un outsider – stamattina incarnatosi nel ciuffo immarcescibile di Orlando-superman – che farà il miracolo di compattare sdegnati e scontenti e insoddisfatti e portare il centrosinistra alla vittoria. Oppure, in una più che certa alternativa, ad una sconfitta giustificata da tempi stretti e mezzi scarsi con magari un tocco di mafiosità dell’elettorato, ma infine vittoriosa sul timore di dover “contaminare” i certamente specchiati vissuti antimafiosi dei più, con un giovane cui si attribuiscono intenti talmente perversi – tipo allearsi con l’Mpa per seguire il gatto e la volpe del Pd siciliano – da non lasciare spazio ad altre ragioni. Neppure alle più elementari: che la sua (di orlando) candidatura spacca il centrosinistra e si affievoliscono le probabilità di farcela; che non ci si può rifugiare dietro l’alibi della “inaffidabilità” di Ferrandelli per rilanciare la memoria di un “buon governo” che proprio Orlando, non dimentichiamolo, non seppe o non volle portare a compimento e anzi mollò prima ancora della sua fine fisiologica, per giunta divorando tutti i figli che aveva allevato, sembrava, per non lasciarci orfani; perché il suo fine non è il bene della città – che in questo momento ha bisogno di coesione e di unione di tutte le forze in campo per un unico obiettivo – ma il proprio personale tornaconto politico, da far pesare nelle circostanze e al momento opportuno. Io personalmente a questo gioco non ci sto, il mio candidato è il vincitore delle primarie che in molti abbiamo voluto, credendo nella partecipazione democratica.

16 commenti su questo articolo:

  1. ornella papitto scrive:

    Ho la sensazione di trovarmi fra bambini che giocano e uno di loro dice: “non ci gioco più!”.

    • Roly scrive:

      Io non ci sto davvero a questi giochi di potere e ti assicuro che non sono per niente confuso. Ho chiaro lo scenario che potrebbe presentarsi se il “vincitore” delle primarie dovesse governare. Ho voluto assistere a diversi interventi programmatici e al dilà di un numero indicibile di illusorie promesse, alla fine auspica che il mondo “esperto” che lo affianca (C. Vizzini, Turi Lombardo ecc…) possano garantirgli quella visone delle cose che l’inesperrienza potrebbe portarlo a sottovalutare.
      A questo punto cosa cambierebbe??? girano i soliti nomi che hanno la responsabilità d’esserci stati negli anni grigi che si vorrebbero attribuire solo a cammarata. La responsabilità è sicuramente di tutti. A questo punto perchè non Orlando? almeno ne conosciamo alcuni valori, ma soprattutto sappiamo che se vuole potrà davvero tentare di ridare un pò di primavera a questa sconsolata e difficile città.
      Facile dire più pulizia, più lavoro, più cultura, più sicurezza. In una città piena di trabocchetti e povera sino all’osso sarà dura per chiunque rispettare le promesse. La verità è che forse occorrerà a “NOI” rimboccarci le maniche e iniziare quel percorso di solidarietà e coinvolgimento dei cittadini ad un maggiore rispetto della cosa comune, della nostra città.
      Non facciamo facili proclami che quelli si che confondono tutti. Cerchiamo almeno noi di stare uniti e iniziamo a pensare di combattere e affiancare chi ci da più garanzie di capacità ed esperienza.
      Nel rispetto di ogni opinione, ciao e buon lavoro a tutti
      Roly

  2. Maruzza scrive:

    invece credo che vogliano giocare tutti e male ovviamente. Sono disgustata e indignata. Credo che annullerò la scheda. Anche monastra mi ha deluso, dopo tanta declamata “purezza” e dirsi “alternativa” a tuuto e a tutti è scesa a patti con ferrandelli, il peggiore, politicamente, fra tutti i candidati delle primarie e ha firmato il “patto” davanti alla gente. Ho ricordato, purtroppo, un altro patto che berlusconi firmò davanti agli italiani…è così che si è alternativi? e cosa prevede il patto? che antonella abbia un assessorato? è probabile…e questo la dice lunga…. ormai l’espressione della politica è terribile. Mi auguro che il patto alla fine abbia una cosa positiva e cioè che non vi siano alleanaze sottobanco con MPA…se così fosse ci sarebbe da cambiare città

  3. Fa male leggerti, cara Rosanna.
    In questo spazio nostro che da anni sosteniamo, promosso da donne sincere con sensibilità e pensieri diversi, è giusto esprimere le proprie riflessioni, ma è anche giusto ricordare che ci sono cuori che battono e sogni differenti
    in ognuna di noi.
    Forse dovremmo usare meno la clava, lasciare da parte rancori personali e portare avanti il nostro pensiero con più leggerezza.
    Aspettavo da anni un cambiamento. Ho sostenuto Rita Borsellino con tutta me stessa. Non ce l’ha fatta, sappiamo perché. Ora non posso che ringraziare Leoluca Orlando e sperare con tutta me stessa che ce la possa fare a restituire a noi, a tutti, un futuro diverso.

  4. patrizia stagnitta scrive:

    è triste dovere constatare che i palermitani hanno dimenticato quanto orlando si è dato negli anni della sua sindacatura, quanto ha fatto per la cultura e come una citta’ ferita e difficile come palermo in quegli anni fosse diventata il fiore all’occhiello della cultura europea…
    è diventata una moda e un passaparola dimenticare e infangare gli unici anni di cui dovremmo essere fieri.

  5. Silvia Jacona scrive:

    cara Patrizia se sono in tanti ad aver dimenticato il periodo d’oro di Orlando sono in tanti anche a ricordarlo, io lo ricordo bene, forza Orlando, se ci mettiamo d’impegno non basta la presa di posizione drastica della Pirajno.

  6. anna scrive:

    Sono del parere di rolly ritentiamo con chi già conosciamo anche se ora viene chiamato il vecchio, anche perchè ferrandelli di nuovo avrà una faccia giovane ma di vecchio tutti i consiglieri e tutto il resto

  7. Linda d'elia scrive:

    concordo e condivido pienamente il pensiero di Letizia Battaglia e Patrizia Stagnitta,questa campagna denigratoria nei confronti di Orlando non mi piace umanamente, e conferma con estrema amarezza l’attitudine dei palermitani alla rinuncia,al qualunquismo becero,inoltre ammesso e non concesso che le primarie siano state legali,la ragione del contendere non è soltanto questa,voglio dire,il punto è che comunque una sindacatura di destra l’abbiamo provata e non mi pare che nessuno ne sia stato particolarmente entusiasta,i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ferrandelli ha fatto delle scelte che purtroppo almeno ai miei occhi non lo rendono credibile.La candidatura di Orlando perchè spaventa tanto? Non credo sia responsabile di alcuna frattura nel centro sinistra, credo realmente sia l’unico candidato che questo centro sinistra “sdirupato” possa esprimere,e credo sia anche forse l’unico che grazie alle sue competenze ed al consenso che ha,che possa realmente assumersi un incarico difficilissimo,in una amministrazione fallimentare,in una città ferita e controversa come Palermo,certo avrà bisogno di tutto l’appoggio e la fiducia possibile da parte dei cittadini,che ancora credono in una possibilità di affrancamento di una città che si è voluta schiava,repressa ed ignorante,perchè solo con queste tre terribili condizioni è possibile generare il terreno ideale per un’economia sommersa,per un regno di mafia e di corruzione,io credo nello stato e devo credere che in questo stato vi siano degli uomini meritevoli di fiducia,sosteniamoli da vivi e non da morti,dov’è finita la Palermo che piangeva Falcone e Borsellino? Forza Professore Orlando in regime di democrazia può e deve correre anche Lei!

  8. Linda d'Elia scrive:

    Signora Piraino mi consenta rispettosamente di farLe leggere un suo recente articolo pubblicato sempre per mezzocielo,dove si evincono diversi convincimenti da parte Sua. http://www.mezzocielo.it/2012/03/la-competizione-tra-donne-non-giova-alle-primarie/

    Cordiali saluti
    Linda d’Elia

  9. Rosanna Pirajno scrive:

    grazie a tutti dei commenti, ho voluto esprimere il mio pensiero in tutta libertà anche se – e me ne dispiaccio molto – ha addolorato Letizia con la quale abbiamo condiviso, a suo tempo, stima per la persona e fiducia nella sindacatura Orlando.
    Io non ho dimenticato quello che è stato e che ha fatto, ma è quello che “non ha fatto” e le modalità del suo riproporsi ora, contro il suo ex pupillo che ha vinto le primarie piaccia o no, che non mi va giù perché sono convinta che danneggi il tentativo di scalzare la destra. Ed è la stessa critica che ho mosso alla candidatura Monastra, che ha indebolito Borsellino.
    Se Orlando avrà ancora un seguito tale da risultare vincitore nonostante me, ne sarò contenta, ma non lo credo. Come non credo che debba farmene una colpa.

  10. ornella papitto scrive:

    Ciò che avrei chiesto a Orlando, uomo vecchio della politica, era quello di non fare errori di valutazione. Possibile mai che non sapeva da chi era “portato” il suo ex pupillo e di quale politica si trattasse?
    Lui; Orlando non se lo poteva né permettere (perché la sinistra è sempre in minoranza in Sicilia) e neanche se lo poteva consentire perché (iniziare un gioco con delle regole e poi non starci più) impoverisce tutto il disegno politico. Scombina “u joco”. Ma il loro gioco politico per noi è il nostro futuro. Questa è la differenza. Basta con gli errori.

  11. Fiammetta scrive:

    non serve litigare secondo me, abbiamo creato le premesse giuste perché vinca il centrodestra. la pseudosinistra (ma qual e? dov’è?) non esiste più, troppo infognata con giochi e inciuci….vedasi accordo con MPA (vergognoso!!!) i due paladini, cracolici e lumia, sono i 2 bravi della situazione., quelli che hanno portato il PD siciliano a spaccarsi da ogni lato. altro che democrazia! Dov’è la fiducia? in chi la riponiamo? ma come si può essere così scellerati? resta orlando?

  12. Non trovo la parola giusta. forse qualcosa di simile all’astio è quello che mi sembra innervi per intero ciò che scrivi. Perchè Rosanna? In altro modo avresti potuto esprimere il tuo pensiere. Noi non dovremmo mai dimenticare come sia impossibile sfuggire al peso della responsabilità implicita in ogni nostro giudizio. Conoscendoti so che te la prenderai tutta questa responsabilità e tuttavia penso che mai come in questo momento in cui ci si offre la possibilità di un cambiamento dovremmo essere più attenti, più meditati, più orientati a sollecitare confronti attraverso i quali diversità e differenze possano trasformarsi in cooperazione fruttuosa. Per il resto posso dirti che quando cammino negli spazi della nostra città sento il suo dolore, ne ascolto il pianto, avverto la barbarie con cui viene trattata, percepisco l’assenza di una struttura comunitaria, sociale; e questo e con certezza so che era iniziato lentamente a venir meno quando c’era Leoluca Orlando. Camminavi nelle strade della città, sostavi nelle sue piazze, leggevi i quotidiani, salivi sugli autobus, ascoltavi la gente e sentivi che forse era possibile un inizio di rigenerazione. E’ questo, a mio parere, che non dobbiamo dimenticare e “sbracciarci le maniche” perché ri-prenda e continui.

  13. non vivo e non conosco Palermo non mi aspettavo però un dibattito di donne così intenso, appassionate come santuzza della cavalleria rusticana, spero non ci scappi il morto!

  14. Cettina Musca scrive:

    Gentile signora Pirajno,
    la Palermo amministrata dal Sindaco Orlando io non l’ho vissuta.
    Però mi è stata raccontata. E riconosco autentico il ritratto che mi è stato fatto quando passo davanti al teatro Massimo e lì, sull’architrave del portico, leggo la scritta: l’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire.
    Nonostante la crisi e il malgoverno, quel luogo dove si celebra l’arte, ancora resiste nel rinnovare il popolo palermitano.
    Dalla sua nota non leggo, in nessuna parola, il ricordo di quegli anni che Lei, immagino, abbia vissuto. Il segno riconoscente di quello splendore che ancora resiste. Miracolosamente.
    Da quando vivo in questa città, ho capito che a Palermo non esiste un’unica verità. Lo vedo passando dalle vie signorili della Palermo “bene” ai vicoli degradati dove sembra che neanche il sole riesca a fare il suo mestiere.
    Splendore e decadimento. Bellezza e rovina.
    Lo intuisco parlando con il silenzio omertoso della gente interessata e con la disperazione urlata di chi rivendica, inutilmente, i propri diritti. Contro i privilegi.
    Ho imparato a mie spese che Palermo è una città che nasconde. Quasi fosse la valigia di un contrabbandiere. Con un doppiofondo creato ad arte.
    Palermo è una città che galleggia. E non sul proprio mare.
    Quando si parla di politica, tutto diventa più oscuro. Impenetrabile.
    Chi terrà in mano il nostro avvenire? Chi invece tra i piedi, palleggiandolo? Queste le domande mi suggerisce Montale alle quali io non so trovare una risposta.
    Ma Lei sì, con la sicurezza con cui Dedalo riuscì a fuggire dal labirinto, ma non a salvarsi.
    Io non offro soluzioni o verità. Rivendico il diritto di dubitare.
    E il dovere, per ognuno di noi, di scoprire il lato oscuro di questa città che annega nel suo mare.

  15. Cinzia Accetta scrive:

    Io non mi sento confusa….

    Credo nel coraggio di chi ha lottato in prima linea,
    di chi ci ha messo la faccia e il cuore,
    credo nell’onesta di chi ha dato più di ciò che ha preso,
    credo nella passione di chi da vissuto l’orrore
    e ne ha fatto amore per la propria terra,
    credo in chi ha rischiato senza timore di rischiare,
    credo nel nuovo, il nuovo rinnovato interesse per questa città
    che già più di una volta ha deluso,
    credo nella temperanza di chi non si è lasciato sopraffare dalle delusioni,
    credo in un Orlando furioso e indomito
    e nella Battaglia per Palermo!

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