cronache da Panormuck: l’invasione delle ultrafacce

23 aprile 2012 di: Luigi Colajanni

A Panormuck tutto quanto sembra calmo, visto il periodo. Scongiurata l’invasione della Munnizza, una strana popolazione aliena multiforme e puzzolente piuttosto indolente che si accumula in certi angoli della città, occupandoli e rendendoli invivibili alla popolazione indigena, mentre i contendenti al trono, più preoccupati a non sbagliare che a dire qualcosa di interessante sembrano studiarsi, un’altra popolazione aliena è comparsa in città. Sono le ultrafacce, dei faccioni bidimensionali che vivono sui muri. Dopo lunghi studi si è capito che si tratta dell’ultima moda in fatto di successione alla tavola rotonda dei consiglieri del re. Ogni pretendente alla tavola rotonda crea un ologramma, che poi ha la capacità di riprodursi autonomamente gareggiando con gli altri per l’occupazione del maggior numero di zone verticali della città.

A quanto pare, la generazione degli ologrammi pone ancora qualche problema di carattere tecnico, infatti mentre i candidati dovrebbero essere attanagliati da dubbi e perplessità per l’arduo compito che li aspetterebbe una volta avuto accesso al consiglio, le ultrafacce vengono, con grande costernazione dei candidati stessi, tutte sorridenti e rassicuranti. Questo comporta forti perplessità nei cittadini che si chiedono come mai, anziché essere preoccupati, se la ridano bellamente. L’impressione che si ha, guardandole così contente e felici, è che tutti siano pronti alla prosecuzione della conduzione allegra e festaiola dell’inetto Kubalybr. Tra l’altro, anche i messaggi che lanciano inducono ad una certa confusione. Una buona parte di loro, rappresentanti di tribù che hanno finora governato, promettono un cambiamento onestamente poco credibile, ma tra i messaggi più gettonati c’è la promessa di essere “uno di voi”.

Ogni volta che leggo messaggi di questo tipo mi viene da ridere. La promessa di rappresentare contemporaneamente un seguace di Hirondell, uno di Kostass, uno di Horlandon, uno di Drakott e uno di Karon, mi fa pensare che tutto questo sia un fatto pretestuoso e che alla fine tutti quanti vogliano la stessa cosa. L’accordo elettorale tra Monastir e Hirondell per esempio non fa altro che dare indicazioni in questo senso. I Candidati al trono, nel frattempo, sembrano piuttosto a corto di idee e di profilo veramente basso. L’elegante Arykykò punta tutto sulla “o” finale che scrive più grande del resto e che ricorda uno strano karma che la popolazione di Panormuck si porta dietro dalla nascita. Il messaggio sembra essere “ve lo faccio tanto” e non si capisce come questo possa convincere qualcuno a votarlo. Mentre Hirondell e Kostass si proclamano già vincitori, uno come governatore della città e uno come guida della popolazione, il che farebbe pensare ad un accordo, in effetti questa spartizione darebbe un posto di rilievo ad entrambi, Karnon punta tutto sul suo fascino di amazzone e il vecchio Horlandon ci ricorda che lui “lo sa fare”. Forse sarebbe più corretto dire che lo ha saputo fare, sarà in grado di farlo ancora?

E se il primo governo di Horlandon ha visto la nascita della piaga dei PUS, “Popolazione Utile Socialmente” che ha creato un devastante danno economico a tutte le pubbliche amministrazioni del regno e una tribù di privilegiati che occupano posti pubblici senza concorso e fuori da qualunque pianta organica, quale catastrofe sarebbe in grado di creare adesso? «Comunque vada sarà un successo» direbbe Kiambrett un noto comico locale.

5 commenti su questo articolo:

  1. Jole scrive:

    Colajanni è molto , molto carino vorrei fare un commento colto e raffinato ma l’unica cosa che riesco a dirti è mizzica, però sei unico!

  2. antonio scrive:

    Più che commenti dovrebbe essere accompagnata la lettura del tuo pezzo dal suono di una risata continua.

  3. elisabette scrive:

    Colajani ti aspettiamo a cose fatte, ma che previsioni fai?

  4. SILVIA NOCE scrive:

    Ciao Luigi, Elisabetta ha ragione ma tu che previsioni fai? Racconti storielle carine ma diventando narratore non dai la tua opinione, allora ti vuoi sbilanciare? quale sarà la fine dei candidati e la nostra?

  5. luigi scrive:

    Fare previsioni non è il mio mestiere …. la mia opinione l’ho data “comunque vada sarà …. un successo” (purtroppo)

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