governare Palermo, dopo le primarie

11 aprile 2012 di: Daniela Dioguardi

Ci troviamo in una situazione difficile, conseguenza di errori su errori e ulteriore dimostrazione della crisi in cui versa la sinistra in Italia e ancora di più in Sicilia. Anche noi donne siamo più divise che mai e c’è il fondato timore di regalare la nostra bellissima e disastrata città nuovamente al governo di una destra famelica e incapace. Possiamo, come sento da più parti, non votare? Possiamo prendere le distanze dal destino della città in cui viviamo? Ci mette l’animo in pace pensare che le colpe non sono nostre e che se la vedano loro, questi maschi narcisi e assetati di potere? Possiamo continuare a fare la nostra politica, a tessere relazioni, a supplire alla carenza dello Stato, a curare gli affetti……… mentre intorno a noi la città, sempre più sporca e disordinata, si trasforma in una giungla in cui vanno avanti i peggiori? Abbiamo fatto tante battaglie, abbiamo sperimentato l’efficacia di una politica diversa, siamo state capaci di cambiare la nostra vita, riuscendo concretamente a cogliere anche piccoli spiragli di apertura. Tutto questo oggi va messo in gioco per il bene della nostra città, senza nasconderci difficoltà, sordità, possibili sconfitte. Ma non possiamo stare a guardare.

Oggi sono tra quelle/i che non riconoscono il risultato delle primarie e ritengono preoccupante e grave, un’offesa a quante/i hanno partecipato e alla democrazia, che siano avvenute in modo scorretto. Si è voluto, infatti, condizionare l’esito del voto, a prescindere dalla volontà del popolo di sinistra. Sinceramente ho difficoltà a capire la posizione contraria. Sottovalutare ciò che è successo, di cui tra l’altro alcune ci siamo accorte direttamente, significa avallare pressioni e imbrogli che hanno condizionato pesantemente il voto. Mi sconcerta che si dia al risultato delle primarie, nonostante denuncie e indagini della magistratura, un valore assoluto, indiscutibile, quasi un responso divino e che in questo caso si dia totale credito alla decisione di ratificarle assunta esclusivamente dai partiti, anche se non tutti, e dai garanti da loro nominati.

Il periodo più positivo che io ricordi della storia di Palermo è quello in cui è stata amministrata da Orlando. Mi sentivo parte, come molte, molti, di un progetto di rinascita, vivevo senza dubbio meglio ed ero orgogliosa della mia città. Questo non m’impediva di accorgermi di errori, limiti e difetti. Ritengo sterile e sbagliata sia la posizione di chi dice i politici sono tutti eguali sia di chi ne santifica qualcuno illudendosi di avere trovato il deus ex machina. Le critiche e i conflitti costruttivi giovano alla democrazia e a un buon governo. Condivido la radicalità dell’opposizione di Orlando al governo Lombardo e a qualsiasi inciucio. Abbiamo bisogno, soprattutto qui in Sicilia, di posizioni chiare e nette. Siamo stanche di politici che frequentano/comunicano/chiedono voti a personaggi mafiosi, senza, a loro dire, accorgersene. Siamo stanche di politiche vecchie, che purtroppo prescindono dall’età. Ritengo che Orlando, senatore, portavoce di Italia dei valori e con un’esposizione nazionale, sia stato responsabile e coraggioso a candidarsi a sindaco di Palermo, in un contesto segnato da forti polemiche e divisioni della sinistra. Sostenerlo è oggi nella situazione in cui siamo una scelta obbligata. Ancora di più se consideriamo che l’esperienza e la grande conoscenza che possiede della macchina amministrativa saranno utilissime per fare fronte e trovare soluzioni alla drammatica situazione finanziaria del Comune.

Orlando ha detto che rispetterà la legge e che la sua giunta sarà composta per il 50% di donne, competenti, ha aggiunto, ma questo vale anche per gli uomini. E’ una buona cosa, anche se non basta. Noi vorremmo come assessore donne, non omologate, se necessario disubbidienti, che hanno sperimentato un’altra pratica politica e possano quindi contribuire al rinnovamento della politica tradizionale, di cui c’è urgente bisogno. Donne che esigano di essere chiamate al femminile, che abbiano relazioni con le associazioni femminili e che lavorino per fare di Palermo una città accogliente e armoniosa in cui il rapporto tra i sessi sia improntato a rispetto e civile convivenza. Questo significa prendere provvedimenti seri e non solo di carattere repressivo contro la violenza sulle donne. Donne che rendano visibile e valorizzino l’enorme lavoro quotidiano, non riconosciuto, gratuito che le donne fanno per supplire alle mancanze dello Stato e delle Istituzioni locali e per migliorare la qualità della vita: una straordinaria opera di civiltà che tuttavia non deve più essere una costrizione. E si adoperino per realizzare una rete adeguata di servizi sociali, oggi molto carente, in una città in cui è particolarmente alta la percentuale di povertà. Donne che considerino le politiche sociali non solo un indice di civiltà ma un volano di sviluppo e adottino provvedimenti in grado di rendere la società più rispondente ai bisogni del mondo femminile, in cui sia possibile agire la libertà, dalla scelta fondamentale di essere o non essere madri. Donne convinte della centralità della scuola pubblica, consapevoli dell’importanza e della delicatezza del ruolo delle insegnanti, specialmente nella scuola dell’infanzia e che ritengono che una città sia vivibile per tutti se lo è innanzitutto per le/i bambine/i. Donne che portino nella pratica istituzionale la particolare competenza femminile del prendersi cura con attenzione e amore di ciò che ci circonda, qualità necessaria per preservare la vita e la bellezza, oggi messe seriamente in pericolo da logiche speculative e di mercato.

Per governare bene una città bisogna essere consapevoli che è abitata da donne e uomini che non sempre hanno eguali bisogni. Dovrebbe essere scontato ma la realtà ci dice che non è così e che la cittadinanza è ancora un requisito maschile. Ci vuole quindi un governo di uomini e di donne che sappiano rivolgersi a tutta la società e insieme affrontare e trovare soluzioni alla complessità del presente.

20 commenti su questo articolo:

  1. catalano scrive:

    Ho letto l’articolo,lo trovo molto interessante e sopratutto reale.
    Sono ritornato a Palermo l’anno scorso e con grande dispiacere ho trovato la città in condizioni molto pietose in ambito politico,il mangia-mangia,anche se non è solo a Palermo che vige questa ignomia situazione.
    Trovo interessante che il Proff. come lo chiamano in tanti,Leoluca Orlando abbia messo non solo la sua faccia ma anche la sua grande esperienza politica al servizio dei cittadini di Palermo.
    Sarebbe l’ora che tutti capissimo in che stato è stata ridotta la nostra bella città e cercare di dare una…mano a colui che vorrebbe fare di questa Palermo una grande città quasi al pari di tante altre.
    Io credo che Orlando sarà il vincitore di questa…kermesse cittadina e che la gente di Palermo anche questa volta come negli anni passati si ricordasse di ciò che era la città ai tempi della SINDACATURA di Orlando.
    Ringrazio di avermi concesso questo spazio e di aver detto la….mia.

  2. patrizia stagnitta scrive:

    questa per me è bellezza…grazie daniela…

  3. Condivido tutto, daniela, già te l’avevo detto al telefono ma ora desidero sottoscrivere questo artcolo per dire chiaramente la mia posizione a favore di Orlando sindaco, e non per nostalgia o per sentimentalismo ma perché, tra gli altri candidati, lo credo più capace di dare una svolta al marcio che ci sovrasta e perché, ragione per me importantissima, si oppone con tenacia al governo lombardo che, con gli stessi capi d’imputazione di cuffaro, non solo è in libertà ma continua a goverrnare col sostegno di una parte del pd. Questo in me non trova alcuna giustificazione e davvero mi rifiuto di capire perché i “bravi” consentano ancora a “don rodrigo” di spadroneggiare nel feudo. La polemica sull’età di Orlando la trovo insignificante e sterile. Ciò che conta per sanare questa città sono gli anni di esperienza non quelli anagrafici.

  4. Stefano scrive:

    Ringrazio Francesca Traina di avermi dato uno spunto all’unisono con il mio pensiero: cosa ha che fare l’età anagrafica con la bravura, io ho 4o anni ma non voterei mai per un trentenne o anche un quarantenne perchè più giovane di Orlando, è una scusa pretestuosa. Una città si governa perchè la si conosce, la si ama e sopratutto la si sa governare. Con Orlando ne abbiamo già un’esperienza positiva.

  5. Piera scrive:

    Credere ancora ad Orlando è un’utopia e un rischio, come si fa a dimenticare i suoi peccati e ricordare solo i suoi pregi, si, ha riaperto il Massimo ma non si vive di solo pane, come non si vive di solo teatro!!!

  6. M.Grazia Gargano scrive:

    Ciao Daniela
    Grazie per questa riflessione, é bellissima perché ti prende il cuore…soprattutto quando si é lottato per tanti anni per dare a Palermo un minimo di civiltà e di vivibilità! Io parlo per I bambini, I giovani ed il lavoro sociale che dovrebbe avere un posto importantissimo nella Palermo del futuro. E vero la Primavera palermitana é stata una stagione importante, ma io sono rimasta tanto delusa perché le periferie sono state dimenticate, quando allo Zen per esempio si viene SOLO per fare il pieno di voti!!!Da 30 anni abbiamo ancora le nostre due piazze che continuano ad essere discariche di rifiuti e dove I giornalisti trovano elementi interessanti per fare cartoline postali da brivido! E noi tutti circa 40000 abitanti dello Zen ne paghiamo ogni giorno il prezzo!
    Io spero solo che se vince Luca, questa volta si ricorderà di chi vive ai margini di tutto!!!!Un augurio per un futuro migliore alla mia Palermo da Londra dove sto cercando lavoro….noi siciliani cavalieri erranti! A te un abbraccio con affetto.
    Maria Grazia

  7. Ornella Laudani scrive:

    Penso che Orlando conosca bene Palermo e sappia come agire e come fare per fermare il degrado. Non ho niente di personale verso gli altri cadidati ma è evidente che data la giovane età non hanno grande esperienza e dovrebbero cominciare dal nulla o quasi. Orlando ha più esperienza perché ha più anni e perchè questa città l’ha già amministrata e, malgrado qualche errore, ha saputo dare molto e si è speso molto e non solo per il teatro massimo o per lo spasimo come qualcuno dice. Avrà sbagliato qualcosa non c’è dubbio, ma questo lo rende ancor più attento alla luce dell’esperienza maturata. Gli do fiducia e spero bene.

  8. lucio scrive:

    Gli orlandiani mi sembrano “i palermitani sognanti” dopo le liti fra i gruppi delle donne, dopo tante cose lasciate in asso dallo stesso Orlando, con la presenza di due candidati, non pensate mai che il governo della città vada alla destra?

  9. macris scrive:

    Grazie Daniela per questo tuo articolo…concordo con te e mi offre una serie di spunti interessanti……
    io sono arrivata x scelta a Palermo, dall’estero, 14 anni fa…e rimasi piacevolmente sorpresa…..poi il degrado,
    Voglio sperare davvero che un cambiament ci possa essere…

  10. Mirella R. scrive:

    Dico con rammarico a Orlando che ha perso il mio voto e di tante altre persone per avere scelto come assesore all’istruzione barbara evola (forse ancora docente precaria) nota per le sue posizione estreme con la quale è impossibile discutere e ragionare, peraltro giovane e senza esperienza se non nelle materie che insegna o nelle battaglie contro il precariato. L’assessore all’istruzione deve potersi occupare, non solo di precariato, ma di ogni scuola della città, dagli asili alla scuola elementare e via dicendo…. cose che richiedono tantissima esperienza e conoscenza del territorio e della scuola tutta. Se orlando “sa fare” il sindaco e sono d’accordo è perché è forte della sua esperienza passata ma quale è l’esperienza della evola? cosa “sa fare” nel campo delicatissimo della scuola pubblica? quali le garanzie per una scuola e un territorio come quelli palermitani? Orlando ha commesso un errore o è stato mal consigliato. Una mossa assurda!!!

  11. Eleonora scrive:

    sono d’accordo con mirella, orlando ha perso voti con questa scelta che gli ha fatto guadagnare solo i voti dei COBAS, sindacato estremista di cui evola fa parte. Non ha secondo me l’equilibrio e la capacità di mediare e ragionare su temi specifici e non ha neanche la preparazione adeguata. Un errore che costerà caro ad Orlando

  12. luisella bono scrive:

    Orlando sta facendo gli errori di un tempo, lascia in asso discorsi intrapresi e da importanza più che alle idee ai voti che riceverà, la primavera è finita per sempre.

  13. federica aluzzo scrive:

    Grazie Daniela per l’articolo che dà forza alla candidatura di Orlando e alla posizione delle donne all’interno della Politica. Hai ragione: non possiamo continuare a guardare come gli altri gestiscono la cosa pubblica, come se impotenti non avessimo il diritto di intervenire. Sono stufa di vedere uomini passeggiare tenendosi sottobraccio con atteggiamento di chi snobba le donne in quanto “Fimmine” che come tali non capiscono niente di “affari”. Il problema è che in questo caso gli Affari coincidono con gli affari pubblici, di cui siamo tutti responsabili, donne incluse. Sono stufa inoltre di assistere inerme al degrado in cui è piombata Palermo in tutti gli ambiti ed è per questo motivo che ho deciso di impegnarmi in prima persona per il recupero della nostra città, candidandomi a consigliere comunale. Ho scelto Italia dei Valori in quanto stimo Orlando più di ogni altro per la competenza che ha dimostrato in passato. Sino ad ora, ed ho 38 anni, avevo evitato la politica come la peste, perché stufa e disillusa come lo siamo tutti; nei media ne viene rappresentato solo l’aspetto peggiore per cui pensavo di non capirla, che fosse troppo distante da me. In realtà quello che continuo a non capire è perché si dia più importanza alle piccole frasi offensive e aggressive che si lanciano tra loro i politici o ai loro vizi privati piuttosto che alla concretezza delle leggi di cui discutono; non capisco perché molti politici continuino ad approfittare del denaro pubblico per i loro interessi privati, perchè continuino ad alimentare un sistema corrotto e non dedichino invece tutte le proprie energie a creare una nuova Italia in cui conti il povero, come il potente, in cui si smetta di alimentare il clientelismo a favore della meritocrazia, in cui i partiti la smettano di dividersi i posti di potere, dai primari medici alla magistratura, per poi attaccare in maniera ipocrita uno come Vendola, che non si è discostato da ciò che ormai è considerato normale. Se il pesce puzza dalla testa, come si può dare speranza ai giovani meritevoli di trovare lavoro? Ed è così che si perdono talenti, che i giovani vanno a Londra, all’estero per poi far si che l’Italia ne compri le scoperte/produzioni a caro prezzo. Lo so che sono una piccola goccia in mezzo al.. diciamo … “mare” per non dire altro, ma ho trovato il coraggio di espormi e non vorrei pentirmene. Sarà una dura lotta ma se non cominciamo dalla goccia, non possiamo depurare l’acqua stagnante in cui viviamo. Per cui invito tante gocce ad unirsi per riuscire insieme a cambiare l’acqua.
    Grazie a mezzocielo che mi ha dato spesso l’opportunità di esprimermi. Federica

  14. Stefania Savoia scrive:

    In Risposta a Mirella R.e a Eleonora

    Chi le scrive è una giovane precaria nonché collaboratrice di Mezzocielo che onestamente, dalle sue osservazioni si sente offesa.
    Non credo che il fatto di essere precaria possa essere un demerito dato che purtroppo si tratta di una condizione a noi imposta dalle politiche degli ultimi governi e che influiscono sulla qualità della scuola pubblica. Il precariato a cui siamo costretti inoltre ci permette, nostro malgrado di conoscere tante scuole, tante situazioni e troppo degrado. Impariamo anche a muoverci tra gli ingranaggi mal funzionanti del sistema scuola cosa che ci da tutto il diritto di parlare a pieno titolo di questo mondo che viviamo con grande disagio.Barbara Evola ha combattuto con forza il precariato della scuola e questo dovrebbe essere un demerito? Quali sarebbero le sue posizioni estreme? Battersi per i diritti di una classe lavoratrice che desidera un miglioramento della scuola? Perchè sostiene che non abbia esperienza una docente che da quindici anni opera nella scuola e anche come madre vive quotidianamente le difficoltà che anche genitori e gli alunni della scuola palermitana patiscono?
    Non capisco perché, per alcuni, essere giovane sia a volte un merito e a volte un demerito secondo come convenga e non capisco quanti anni bisogni avere e a quali percorsi bisogni aderire per essere considerati persone con esperienza o con la preparazione adeguata.

  15. Gilda Arcuri scrive:

    Leggo sgomenta il commento di Mirella R. e quello di Eleonora .Si rimprovera a Orlando la scelta di Barbara Evola nell’ambito scuola e per farlo si usa con un certo disprezzo la parola “precaria” , la parola “giovane” e si rimprovera a Barbara Evola estremismo (dato che le si attribuisce un’appartenenza ai Cobas) ,mancanza di equilibrio e inesperienza.Conosco poco Barbara Evola, di lei ricordo un intervento bellissimo visto su youtube ad una manifestazione romana e mi ricordo che quell’intervento mi commosse.Mi aveva colpito la passione con cui parlava non solo della condizione di precaria (che non e’ una colpa, ma una sciagura cara Mirella R.) sua e di migliaia di altri giovani e meno giovani( qualcuno addirittura gia’ anziano), ma della miserevole condizione di tutta la scuola pubblica e ne parlava anche come madre di due figli che proprio frequentano i segmenti di scuola più pertinenti anche alle amministrazioni comunali.Barbara e’ giovane , ha 39 anni, e allora? Non possiamo sui giovani dire tutto e il contrario di tutto. Affermare che dobbiamo fargli largo e poi non spostarci di 1mm per fargli posto. Dire che dobbiamo dare loro fiducia e poi affossarli con i nostri pregiudizi.Io ho collaborato molto alle attivita’ delle giunte Orlando con l’assessore Siragusa che ai tempi era inesperta e addirittura manco laureata, ma che ha avuto l’intelligenza e l’accortezza di mettersi in ascolto di docenti , genitori, operatori del mondo della scuola in generale. L’esperienza pero’ l’ha fatta “sul campo” con un lavoro che era ,direi quasi ,collettivo, sapendo promuovere ,motivare ,formare tutto il personale degli uffici , dei nidi e delle materne comunali. Ho visto a un incontro pubblico di Orlando presentare i suoi primi assessori e mi sono piaciuti molto sia quelli che gia’ conoscevo che le due “giovani” Barbara Evola e Agnese Ciulla. Nelle possibili assessore ho visto molta voglia di collaborare tra loro e con i cittadini e ho visto anche molto amore per la citta’ e dunque rassicuro chi ha pensato a una mossa falsa da parte di Orlando, cosi’ non e’ e non sara’ soprattutto se noi”anzianie” sapremo affiancare e supportare il lavoro di chi (beate loro) anziane non sono.

  16. Flora Arcuri scrive:

    Io sono collega, almeno per quest’anno di Barbara e i suoi interventi in Collegio mi sono piaciuti,si è una persona combattiva e allora? Questo certamente può essere un merito per portare avanti delle battaglie e non credo che Barbara, come fece d’altronde Alessandra, non cercherà collaborazione di gente che nella scuola lavora da anni; se si lavora in un clima di armonia e nella volontà di aiutare la gente proprio perchè non si trovi anche a 60 anni senza un posto e sono molte le persone così combinate,io penso che si possano avere risultati positivi. L’esperienza si fa sul campo e non a casa propria commentando nel bene e nel male. A cosa porta punire la città e gli elettori che ancora vogliono ricostruire qualcosa, minacciando addirittura di non votare Orlando? Mi sembra una presa di posizione distruttiva e forse porta in sè un pensiero:perchè lei e non io? Chi ci dà la presunzione di giudicare se non diamo all’eventuale assessora la possibilità di esercitare l’incarico? E perchè, rimboccandoci le maniche non cerchiamo di lavorare con Lei?
    A tutte/i dico BUON LAVORO
    Flora

  17. Mirella scrive:

    Esprimere la propria opinione significa, a quanto leggo, essere aggrediti. Si può non essere d’accordo su qualcosa o è impossibile? o si devono tenere nascoste le opinioni personali per evitare tristi dibattiti? Chiarisco subito che non ho detto affatto che essere precari è una “colpa”, una “responsabilità” o un dato negativo. Al contrario. Ho un figlio precario e so cosa significa. Solidarizzo come ho sempre fatto con tutti i precari della scuola e di altri settori.
    Ho riconosciuto nel mio commento la capacità della Evola di fare battaglie sul precariato.
    Non le riconosco e questo non è un giudizio ma un’opinione personale, la capacità di mediare nelle situazioni delicate dove sarebbe necessario un approccio diverso da quello che a volte la evola tiene. E’ possibile dire questo o mi censurate? Per quanto riguarda alessandra s. è stata un’ottima assessore alla pubblica istruzione, lo so, e se non aveva la laurea, aveva esperienza politica.
    Vorrei infine tranquillizzare flora arcuri dicendole che nel mio commento non c’era nessun pensiero dietrologico come quello che invece ha avuto lei. La battuta “perchè lei e non io?” viene respinta con forza al mittente. Proprio lei che invita a non “giudicare” avrebbe potuto parlare della evola come ha fatto risparmiandosi questa battuta infelice e anche offensiva. Come si può pensare che una persona che scrive un commento lo fa perché vorrebbe fare l’assesore al posto dell’assessore designato?
    Alla Evola auguro in ogni caso buon lavoro e da cittadina le vorrei dire di tenere sempre comportamenti battaglieri quando affronta la causa dei precari ma di avere anche la capacità, senza per questo cedere a compromessi, di mediare laddove occorresse.

    • Flora Arcuri scrive:

      Mirella ti chiedo scusa per l’infelice frase, sull’onda del dispiacere di vedere che molte persone hanno , per vari e validi motivi, atteggiamenti distruttivi, in un momento così delicato, mi sono lasciata andare, in realtà ho sbagliato, anche perchè io sono una persona che non ama giudicare e che ritengo la libertà individuale sovrana,sempre nel rispetto degli altri.
      ti chiedo ancora scusa, ma vorrei che ci ripensassi al voto, altrimenti consegneremo la città ad altri , cerchiamo di lavorare fiduciosi.
      Ciao Flora

  18. Eleonora scrive:

    sono d’accordo con quanto ha scritto Mirella. Mi dispiace che ci siano state queste reazioni. Anche io non sono contenta dell’ incarico di assessore dato a evola, ma questa opinione non offende nessuno e non desidero per questo prendere il suo posto come direbbe la arcuri. Per lei è una scelta giusta, per me non lo è…e allora? e allora? qual è il problema? dov’ è il problema? voi avete una conoscenza di barbara evola che posso rispettare senzaltro, io posso avere una conoscenza diversa che si presta ad un’opinione diversa dalla vostra.

  19. Mirella scrive:

    cara Flora, accetto le scuse, mi fa molto piacere che mi hai risposto e che ti sia resa conto della poco piacevole battuta. Ti ringrazio. Per quanto riguarda il voto ad orlando non glielo tolgo, siine certa. ciao

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