l’informazione entra nei centri di accoglienza

21 aprile 2012 di: Marcella Geraci

“LasciateCIEntrare”, nel nome della libertà di informazione. “LasciateCIEntrare” per conoscere le condizioni dei migranti, trattenuti nei Centri di Identificazione e di Espulsione (CIE) e nei Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA). “LasciateCIEntrare”. Si chiama così la campagna nata in seguito alla circolare n. 1305 del primo aprile 2011, firmata Roberto Maroni. Attraverso la circolare, l’allora Ministro dell’Interno leghista bloccava l’accesso della stampa nei centri. Dopo una lunga battaglia sostenuta da associazioni, sindacati, partiti, giornalisti, avvocati e società civile, il nuovo ministro Anna Maria Cancellieri ha sospeso un divieto che, di fatto, continua ad esistere a causa della discrezionalità con cui le richieste di accesso ai centri vengono accolte.

La campagna d’aprile “LasciateCIEntrare” è nata sull’onda dell’analoga europea “Open Access Now” ed è sostenuta da diverse realtà politiche, sindacali e associative e da personalità provenienti dal mondo della cultura come Andrea Camilleri, Erri De Luca ed Ettore Scola. Per tutti, la difesa del diritto inalienabile all’informazione, difeso da tutte le istituzioni europee e stabilito dall’art. 11 della Carta dei diritti fondamentali.

Le mobilitazioni si terranno dal 23 al 27 aprile, in tutta Italia, davanti ai cancelli dei CIE/CARA. Tra i raduni isolani, si segnala quello di Caltanissetta, fissato per il 27 aprile dalle 15.00 alle 19.30, davanti al CIE/CARA di Pian del Lago, organizzato dallo Sportello per Immigrati di Caltanissetta, dall’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione e da Borderline Sicilia.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement