i passeggeri imbavagliati e i Cie da chiudere

8 maggio 2012 di: Marcella Geraci

«Occorre battersi per chiudere luoghi come i Cie che, con il prolungamento a diciotto mesi della detenzione amministrativa, sono diventati veri e propri lager, al di là delle intenzioni di chi li gestisce. Tenere persone in una gabbia simile per più di sei mesi è contrario al minimo senso di umanità, oltre che alle direttive comunitarie sui rimpatri». Sono le parole del professor Fulvio Vassallo Paleologo, del direttivo nazionale dell’Associazione Studi Giuridici Immigrazione, sulla campagna organizzata per consentire alla stampa di entrare nei Centri di Identificazione ed Espulsione ed in quelli di Accoglienza per Richiedenti Asilo.

Anche fuori dai cancelli del CIE/CARA, la libertà di informazione non è sempre un diritto difeso e condiviso da tutti i cittadini, come dimostra l’episodio accaduto, nei giorni scorsi, su uno dei tanti voli Alitalia Roma-Tunisi. Nell’indifferenza generale dei passeggeri, il filmaker Francesco Sperandeo scatta una foto che ritrae una scena degna delle peggiori dittature. Due migranti, in viaggio di rimpatrio, sono imbavagliati con nastro da pacchi sulla bocca ed immobilizzati con fascette di plastica ai polsi. Sperandeo prova a protestare, ma viene rassicurato dagli agenti: «è una normale operazione di routine». E i passeggeri? Non sembra che avessero scotch sulla bocca che impedisse loro di parlare e di protestare contro un trattamento bestiale. Di gridare a sostegno dei diritti umani, nei confronti di qualsiasi uomo, donna o bambino che abiti questa terra. Chissà se un nastro invisibile ha tappato loro la bocca, e chiuso occhi e orecchie. Forse la fretta degli appuntamenti di lavoro, delle ferie nei paesi caldi o delle piccole, piccolissime miserie quotidiane, ha avuto il sopravvento. E’ una caricatura grottesca della banalità del male, l’ennesima lezione che proviene dalla “civilissima” Italia.

1 commento su questo articolo:

  1. Aldo Torre scrive:

    Pur non essendo un’analisi profonda è un’analisi accurata, ma si dimentica la diffidenza che circolava fra i francesi nei confronti di Hollande forse il pericolo dell’estrema destra ha influito a fare eleggere Hollande.

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