ci tocca difendere perfino la Minetti

31 luglio 2012 di: Marcella Geraci

Una nuova “maddalena” utile a purificare il centrodestra di Berlusconi. Non vengono in mente parole più adatte a descrivere Nicole Minetti, una che certo di sinistra non è mai stata e neppure femminista. Una che non godeva di nessun merito particolare per essere eletta, dovunque si trovasse. Eppure, oggi, Nicole Minetti, invitata a dimettersi da un partito che, fino a pochi mesi fa, l’aveva in auge, dovrebbe essere difesa da tutte le donne.

Sarebbe opportuno che, attorno alla consigliera regionale lombarda, si creasse un vero e proprio cerchio quadrato, fatto anche da quelle donne che non l’avrebbero mai candidata o eletta. Un vero e proprio girotondo attorno alla “principessina”, dove a darsi la mano fossero anche le donne che credono nella meritocrazia e che non userebbero mai l’avvenenza o il sesso come pista di lancio per una brillante carriera politica. Un cordone fatto da donne che, ancora oggi, pagano un prezzo per essere fuori dagli schemi e dai ruoli tradizionalmente attribuiti all’elemento femminile, nella nostra società. Da quelle donne che non hanno mai condiviso la visione conservatrice della famiglia, che rappresenta l’altra faccia della medaglia, rispetto ai bagordi da basso impero che hanno caratterizzato la politica italiana negli ultimi anni.

Le dimissioni di Nicole Minetti, dopo le vicende che l’hanno vista protagonista, implicherebbero infatti, quasi meccanicamente, il rafforzamento della tempra etica e morale del suo “papi” e di tanti altri papi e donne che le somigliano. Sarebbe così facile individuare la “pustola” ed asportarla, per far credere che l’infezione sia guarita ed il corpo purificato. E’ il sistema nel suo complesso ad essere, invece, marcio ed al suo interno, quante sono le figure politiche che dovrebbero dimettersi dai propri incarichi? Che diritto ha Berlusconi di invitare la Minetti a dimettersi? E Alfano?

Per una volta, che sia Maddalena a tirare una pietra a chi l’ha considerata candidata “usa e getta” e a quanti sperano di rifarsi una buona reputazione politica attraverso un comodo capro espiatorio. Nicole, non ti dimettere ma resta incollata alla tua sedia. Tanto paghiamo noi.

3 commenti su questo articolo:

  1. marianna scrive:

    Non mi pare che ci sia stata una dicotomia così forte tra i due atteggiamenti nei confronti della Minetti: sono solo state sdoganate le riserve di chi già ai tempi della candidatura aveva storto il naso. Ricordo persino puntate di Annozero con pidielline/i, soprattutto delle leve giovanili, molto ma molto arrabbiati…
    Il parallelo semmai è da costruire con la figura di Bossi Jr., che di certo maddalenO non è…
    Per questo non mi sento di doverla difendere e spero che non lo facciano in molte. Minetti è la negazione della donna in politica: ha fatto carriera sgallettando e aprendo le cosce. E di certo non è un’ingenua, le varie intercettazioni dovrebbero averlo chiarito benissimo.
    Forse sarebbe opportuno liberarsi dal concetto di solidarietà femminile assoluta: io riesco a essere solidale soltanto con gli individui che mi ispirano tale sentimento – che siano donne, uomini, transessuali ecc.

  2. piera scrive:

    Credo che la Geraci voglia dire che non merita per valore di essere difesa ma lo merita in quanto donna strumentalizzata dal momento! donna che però non si fa strumentalizzare ed ecco che diventa colpevole improvvisamente da chi l’aveva prima definita bilaureata e bilingue!!!

  3. marianna scrive:

    Anche quella precedente che la innalzava agli allori della sapienza e della maestria politica era una strumentalizzazione: e per me non esistono strumentalizzazioni buone e cattive, quindi penso che la difesa se la troverà da sola senza il mio sostegno, tutto qua. Si è svenduta nella maniera peggiore, più squallida, si è auto-mercificata e si merita di essere gettata via in malo modo, perché lei stessa si è creata questa situazione. E ho l’impressione che l’abbia fatto consapevolmente. Del resto saprà trarre vantaggio dagli eventi, dato che ha già ricevuto chiamate per sponsorizzazioni (uno stupido braccialetto di moda al momento) ecc. Il suo agente deve essere impegnatissimo, ne sono certa.

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