Meglio giovani o “mature”?

5 agosto 2012 di: Carla Andrea Fundarotto

Un giorno una ragazza conobbe un ragazzo, era tutto una rima: affascinante, intelligente, benestante e particolarmente galante. Una galanteria priva di ogni genere di compromesso che conquistò il suo cuore che di giorno in giorno si legava a lui. Diversi anni li separavano, cosa che poi quando tutto finì, li separò ancor di più. Lui fu attratto da donne molto più grandi  e lei, ancora giovanissima, non faceva più per lui. Qualcuno un tempo disse “carpe diem” in molti furono ad ascoltarlo, ed è forse proprio per questo che le più belle storie d’amore sono quelle che fuggono da noi stessi, senza che tu nemmeno te ne accorga, di esse ti rimane solo quell’attimo fuggente che hai colto a suo tempo e che conserverai caro quando ti mancheranno. In fondo è anche bello pensare che la vita è fatta di ricordi.  Così,da quel giorno, lei cominciò a porsi mille domande su se stessa, ma un bel giorno la risposta bussò alla sua porta: Gli uomini sono spesso attratti da due tipi di donne diverse, ossia, quelle più giovani di loro e quelle più grandi, da loro definite “mature”. Giovani o mature, quindi? Che dilemma! Secondo diverse statistiche i livelli ormonali della donna (a differenza di quelli dell’uomo) tendono ad aumentare con gli anni, e quindi, per farla breve, corrispondono esattamente a quelli di un ragazzo giovane. Altro aspetto è quello che riguarda la “morale”, la donna più avanti con gli anni tende a non farsi tanti problemi nell’ambito sessuale ed è sicuramente più diretta nell’approccio: “in fondo nel divertirsi non c’è nulla di male”, cosa che invece non accade nel caso opposto. La donna più in là con gli anni non ha grandi pretese dal punto di vista estetico, sa bene di non poter competere con una più giovane per ovvi motivi e pertanto (almeno che non ricorra a qualche intervento chirurgico) si conforma all’evidenza.  Molti dati confermano che, oltretutto, sarebbero anche le più disponibili sessualmente e che nel 99% dei casi il rapporto sessuale avviene dopo il primo incontro. Certamente è anche un modo come un altro per rievocare il caro “complesso di Edipo”, perso per gli uomini nei meandri del loro subconscio.Ed è per questo che un giorno la ragazza smise di pensare e si arrese  anche lei di fronte all’evidenza, ricordando il famoso adagio “Quant’è bella giovinezza. che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c’è certezza.”e così anche quel “carpe diem”, quell’attimo fuggente che ognuno conserva nel profondo dei propri ricordi. Ricordi fatti anch’essi di piccoli istanti di attimi fuggenti.

3 commenti su questo articolo:

  1. Gordon scrive:

    “Almeno che” fa proprio inorridire. Lo sanno pure i bambini nell’età prescolare che si dice – e si scrive – A MENO CHE. Sarebbe stato un ottimo trafiletto. Ma per “Cioè girl”. Proposte per gli articoli venturi:
    1) meglio le mezze stagioni o il clima tropicale?
    2) assorbente interno o pannolone XL?
    3) meglio una lira svalutata o il caro euro?

    La trasposizione in prosa dell’ars delle Iotatola: vacuità invereconda, quote rosa che richiamano più il colore delle emorroidi che altro. Ad ogni modo, non disperare: passeranno gli anni anche per te e avrai orde di ragazzi tutti-una-rima pronti a darti il ca… lore che meriti.
    Saluti. Continua così, sei bravissima! [cit. Gianni Morandi]

  2. marianna scrive:

    Le critiche sono benvenute e a mio avviso anche le espressioni sarcastiche. Ma l’attacco condito da battuta greve e da verve ormonale di scuola dell’obbligo (“il ca… lore che meriti”), forse è un po’ fuori luogo.
    Fa piacere, @Gordon, che legga con tanta acribia persino gli articoli meno recenti, ma per favore, non si trasformi in un troll.
    Cordialmente,
    MM

  3. Gordon scrive:

    Che aggressività! Suppongo che MM sia l’acronimo di Marilyn Manson.
    Ho spulciato un po’ a casaccio la rivista, attirato da quel fantastico “idee a sinistra” che è un capolavoro di marketing (e stavolta non sono sarcastico). Devo ammettere di aver trovato diversi spunti interessanti (specie tra le considerazioni politiche) annegati, però, in un mare di robaccia “sex and the city-like”. Poiché già siamo messi male a sinistra – l’autogol di Fava è più che un emblema – dobbiamo proprio far credere a tutti che la Sinistra sia ormai un contenitore vuoto? è proprio così urgente dimostrare al mondo che la donna di sinistra del 2012 abbia le fattezze e la caratura mentale di una Flavia Vento (e.g.) più che di una Rosa Luxemburg?
    Avrei anche potuto tacere e “cestinare” il sito nei miei pensieri però credo che il diritto alla critica sia sacrosanto se si superano i livelli di guardia. Oltretutto, al di là dei contenuti, ci sono molte cose che a mio avviso andrebbero sanzionate, corrette, limate. Chi cura l’editing? Per dirne una: “parola-punteggiatura-spazio-parola” lo si apprende di solito AL PIU’ TARDI durante la stesura della tesi. Mi aspetto che chiunque si cimenti nel campo del giornalismo, anche a livello dilettantistico, almeno queste cose basilari le sappia.
    Non sono un potenziale troll perché non credo di tornare a leggere e commentare, dal momento che, almeno in questo primo “screening”, la rivista non è nel complesso “confacente ai miei gusti/canoni”, ecco. Un po’ di diplomazia per congedarsi senza turbare troppo gli animi.
    Saluti.
    G.

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