versi di ferragosto

15 agosto 2015 di: Rimbaud - Romano

Arthur Rimbaud

Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri,
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda

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Una notte d’estate

Lalla Romano

Noi andavamo leggeri
una notte d’estate
per un fresco giardino?
la tua mano
ho sfiorato o una foglia?
la tua bocca ho baciato
o un frutto umido e dolce?
non so se ho bevuto il silenzio
della piante notturne
o il tuo amore silenzioso.

La tua mano mi salutò tra le piante
ma era falce di luna
che tramontava lontano.

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