il lungo percorso formativo nella scuola

17 agosto 2016 di: Magdalena Marini

Il percorso formativo dura a lungo, si interrompe a giugno e riprende a settembre tutti gli anni. Non esiste un percorso migliore o peggiore di un altro come non ci sono scuole migliori o peggiori: esiste la scuola. Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona e per ciascuno deve essere garantito il successo formativo. Si deve evitare, però, l’appiattimento, l’omologazione, il conformismo, l’idea che i programmi da svolgere, gli obiettivi da raggiungere, i progetti da realizzare debbano essere gli stessi in situazioni diverse. Sarebbe come pretendere che tutte le famiglie si somiglino come numero di componenti maschili e femminili, come età di genitori e figli, orari e regole da rispettare, compiti da svolgere, modelli da imitare.

I bravi figli come gli scapestrati nascono un po’ dovunque, casualmente, in una famiglia o in un’altra. Allo stesso modo un bravo alunno o un divergente può far parte di una classe o di un’altra, avere un insegnante preparatissimo e carismatico o uno che incontrerà nei suoi incubi peggiori per tutta la vita. Chi può dire che in una scuola sia preferibile frequentare il corso A piuttosto che il corso D? È come se, in un grande condominio con tante scale distinte per lettera e con tanti appartamenti distinti per piani e interni si potesse dire che la vita che si svolge nell’appartamento della scala C interno 14 sia preferibile rispetto a quella che si svolge nell’appartamento della scala B interno 8. Per quale ragione il componente di una famiglia o di una classe scolastica dovrebbe essere considerato privilegiato rispetto a quello di un’altra?

Ogni persona ha la sua storia e la sua collocazione nella famiglia di nascita come nella classe scolastica di appartenenza. Ciò che occorre è la coerenza con la propria originalità, la consapevolezza della propria libertà di essere studenti o insegnanti innovativi o antiquati, tradizionali o rivoluzionari, strani o scontati, esperti o principianti, prevedibili o straordinari. La scuola è viva, fatta di tante realtà perché frequentata da persone e, proprio per questa ragione, ciascuno deve viverla consapevolmente, con coerenza, nel rispetto della propria natura e della propria individualità, nel rispetto del proprio lavoro di studente o di insegnante. Buone vacanze a tutti quelli che, per il momento, hanno messo da parte libri, quaderni e materiale scolastico. Un invito a organizzarsi per coloro che dovranno dedicare del tempo al recupero di eventuali debiti prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Un augurio di serenità per i maturandi nella speranza che, chi è chiamato a giudicarli e valutarli, tenga in considerazione non solo i classici criteri riferiti alle conoscenze acquisite, alla comprensione, alla produzione scritta e orale, all’impegno, alla maturità dimostrate nelle prove d’esame, ma tenga anche conto della realtà di ciascuno e del suo personale, unico e irripetibile percorso formativo durato tanto a lungo.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement