la Virginia Raggi…rante

9 settembre 2016 di: Clara Margani

Ebbene sì, il romano medio (se poi esiste un romano medio) ha potuto assistere proprio in questi giorni all’apertura dei Giochi Olimpici organizzati nella capitale quasi subito dopo la conclusione di quelli di Rio. Sono saltate dunque le regole dell’intervallo di quattro anni e della candidatura con largo anticipo. Anche i tipi di specialità sembrano chiaramente diversi, ma tant’è, i giochi sono incominciati.

Si tratta, come tutti gli italiani hanno potuto vedere, delle Olimpiadi delle bugie, i cui migliori atleti agiscono proprio a Roma e che vedono emergere sia in campo femminile che maschile figure dalle incontestabili capacità in tali specialità, il che dimostra che quando uno ha la stoffa del mentitore non c’è genere che tenga.

E’ naturale che lo svolgimento di un’attività complessa come un’Olimpiade metta a dura prova l’efficienza delle strutture di una grande città come Roma, ma il ritorno mediatico e di prestigio sia a livello nazionale che internazionale ripaga di tanti disagi gli abitanti, abituati già da tempo a vedere il nome della loro città accoppiato ad appellativi, che nella loro sinteticità congelano l’immagine della città più bella del mondo in quella di Roma Bugiarda, Roma Caos, Roma Stella Cadente.

Interessanti quanto le esibizioni risultano essere le dichiarazioni degli atleti, degli allenatori e dei loro sostenitori prima e dopo le gare: «Io il mio l’ho fatto e si vede dal sorriso che sono soddisfatto», «Trasparenti tutti», «Siamo uniti e determinati», «Accanimento senza precedenti su di noi», «Qui scricchiola tutto», «Io non mollo», «Roma sarà la nostra Stalingrado: resistere, resistere, resistere», «Difendiamo la nostra sovranità», «Io ho le spalle larghe», «Questo accanimento contro di noi procura una reazione bellissima sulla pelle», «Restiamo custodi del sogno», «Gli attacchi dei poteri forti saranno sempre più forti», «Regole chiare e condivise da tutti», «Ho sottovalutato la mail perché pensavo provenisse da PD (ndr: Polisportiva Democratica)», «Stiamo lavorando per individuare delle personalità di rilievo che possano contribuire al rilancio della città. Non ci fermiamo», «Il Direttorio ha inciampato troppe volte», «Vigileremo», «Siamo determinati a lavorare per il bene della città» e via dicendo.

Il romano medio dell’inizio assiste alle gare e ascolta le dichiarazioni e dopo una profonda pausa di riflessione il suo viso assume a poco a poco un’espressione di meraviglia e disappunto per la presa per i fondelli, che si concretizza a livello verbale nella vivace e significativa espressione romanesca: «Me cojoni?!».

8 commenti su questo articolo:

  1. Orsola scrive:

    il bluff 5 stelle è venuto fuori in tutta la sua RAGGIANTE incoerenza e ambiguità. Raggi è stata sempre omissiva fin dall’inizio, a partire dal curriculum presentato per la candidatura a sindaco dove aveva “omesso” di aver lavorato per lo studio Sammarco…ecc… omissioni e bugie si sono susseguite a raffica. Dimostra la sua supponenza e arroganza anche nelle menzogne e nella difesa delle menzogne dette. I suoi compagni di merenda Di Maio e Di Battista, non sono da meno. Di Battista fanciullone sempre apparentemente felice come solo gli idioti sanno essere! E i romani non l’hanno ancora capito e vanno a Netttuno ad applaudire e credere che le bugie sono errori in buona fede? No, cari romani, no. Ravvedetevi.

  2. Orietta scrive:

    E’ così triste per me pensare che la mia cara e bella città venga identificata con l’improntitudine di alcune persone scoperte con le mani nella marmellata ed essere considerata in quanto romana come una persona a loro immagine e somiglianza. Forse questo gli abitanti delle altre città e gli italiani in genere dovrebbero comprenderlo.

  3. Cesare scrive:

    poveri noi romani che camminiamo per strada guardando per terra attenti a non inciampare in una radice o in un sampietrino dismesso o a non pestare una deiezione canina, poveri noi romani che ad ogni angolo incontriamo qualcuno che ci chiede un aiutino, poveri noi romani che quando andiamo a buttare la spazzatura troviamo i cassonetti pieni e i sacchetti fuori alla rinfusa, poveri noi romani che aspettiamo per interminabili minuti i mezzi di trasporto che non passano mai o che arrivano stracolmi di portoghesi non provvisti di biglietto, poveri noi romani che speriamo che qualcuno risolva i problemi mai risolti….

  4. Marco scrive:

    Poveri voi romani che vi siete fatti sedurre dai 5 stelle e dalla faccia ‘finto angelo” della Raggi! Dovevate, forse, avere più coraggio e votare Giachetti se non altro perché ha esperienza ed è onesto vero non falso, al limite anche Meloni ma mai per questi guascone comandati da Grillo e dall’agenzia informatica Casaleggio e &. Mi aspetterei ora una bella manifestazione contro raggi e la richiesta delle sue dimissioni. Forza romani, reagite!

  5. silvia scrive:

    Se volevano o speravano che Roma potesse essere un bel trampolino di lancio per dare la scalata al governo del Paese, bè questa esperienza ci serva almeno a futura memoria. Ulisse si fece legare dai compagni per non lasciarsi incantare dal canto delle sirene, la prossima volta faremmo bene a legarci le mani per non votare ancora in modo così sconsiderato

  6. Emilio scrive:

    Colgo l’occasione dell’articolo di Clara Margani per condividere una cosa che mi ha meravigliato. No, non si tratta tanto dell’incapacità e dell’approssimazione della sindaca Virginia Raggi nell’operare. Quello che più mi ha colpito in quest’ultimo periodo è il naso della medesima, non le sue pur notevoli orecchie (è da una sua dichiarazione che ho cominciato a farci caso, infatti in genere non mi occupo troppo dell’aspetto dei politici). Invece il suo naso è diventato il punto che più attrae la mia attenzione (capitava anche agli estimatori/detrattori di Cyrano). Bene, il naso della Raggi è cresciuto a dismisura. Capita a chi dice bugie! L’effetto Pinocchio ha già colpito in passato altri politici, sicuramente un politico di destra oggi non più di moda. Ma via, una grillina che mente candidamente e afferma altrettanto candidamente di averlo fatto per il bene del Movimento, questo è inammissibile! Tutti sappiamo che discende da un Grillo parlante (o straparlante?) che è sapiente (o saputo?) e che è strenuo difensore della verità contro le bugie e le campagne diffamatorie dei poteri forti delle lobby (a proposito, la Grillo e Casaleggio associati non è una lobby?). Virginia, insegui la verità e non pensare al bene del Movimento ma al bene della città di Roma. Infatti non sei più, soltanto, una movimentista ma la sindaca di una grande città che è la Capitale d’Italia.

  7. marina scrive:

    Che per essere eletta la Raggi abbia firmato una “bolla di conmponenda” ?

  8. marina scrive:

    Errata corrige:
    bolla di componenda.
    Ahi, l’urgenza del commento !

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