un libro per la civiltà, la democrazia e la pace

27 gennaio 2017 di: Valentina Vivona

E’ appena uscita la nuova pubblicazione indipendente di Giorgia Butera (Presidente Mete Onlus/Advocacy). Racconta l’autrice: «Via Serradifalco, 190. Il mio impegno per la Civiltà, la Democrazia e la Pace,  è un racconto autobiografico il cui titolo trae origine dall’indirizzo della Scuola Media Inferiore da me frequentata nei primi anni ’90, a Palermo. Una scuola avanguardista, ancor di più, in quegli anni.

Alla Leonardo da Vinci imparai  ad essere indipendente nella creatività, nell’intelletto e soprattutto nella capacità di manifestarsi. Capii l’importanza di contribuire a rendere il mondo più civile, rendendolo libero ed uguale, manifestando (anche) il proprio dissenso e tendendo la mano verso chi non è in grado da solo di ribellarsi. Furono questi principi vitali che fecero nascere in me l’amore universale nei confronti di Nelson Mandela, e così l’Apharteid divenne l’attuazione concreta del mio vivere. Il testo è dedicato a tutti i bambini e le bambine del mondo ed alle donne che vivono, in costrizione, nei Campi di Tindouf».

La narrazione scorre armoniosamente tra quattro microcosmi: audiovisivo/cinema, diritti umani, impegno civile e terra di Sicilia. Ed è proprio in Sicilia, Terra degli Dei e degli Uomini, il luogo da dove tutto parte. Terra di storie che s’intrecciano, masse che s’infittiscono e che, d’incanto, si sciolgono. Masse come gomitoli. Tutto è al centro di questo gomitolo, tutto può sciogliersi, ma mai sparire. E l’uomo vive dentro la storia di questa isola, infinita, eterea, onirica; dove il sogno diventa realtà e dove la realtà non esiste, perché in Sicilia il sogno regna sovrano.

E’ una terra incapace di cambiare i suoi stessi tratti somatici. La Sicilia è terra di peccati e sensuali meraviglie, incastonata in teatri di pietra. Un grande parco naturale, culla del Mediterraneo, una dimensione, fatta di sapere e lusinghe. Qui gli attimi si colgono per essere penetrati.

L’autrice è una militante dei Diritti Umani Internazionali, si legge nel suo scritto di «aver ricevuto una educazione rivolta all’accoglienza, al rispetto degli altri, alla difesa dei deboli, a prendersi cura di chi da solo non riesce a farcela. Tutto questo, accompagnato da un principio insindacabile: aiutare gli altri e le altre senza mai preoccuparsi delle conseguenze».

In appendice sono stati inseriti gli interventi avvenuti in contesti istituzionali internazionali, come al Consiglio del Diritti Umani Internazionali delle Nazioni Unite a Ginevra, ed al World Social Forum di Montreal. La copertina è stata realizzata da Rosanna La Malfa – CEO Rainbowweb.

Giorgia Butera è Sociologa della Comunicazione, Scrittrice ed Advocacy. Dal 2014 è Presidente  della Comunità Internazionale, la ong Girls Not Brides (Sono Bambina, Non Una Sposa); dal 2015 è Presidente Mete Onlus; dal 2015 interviene in occasione degli sbarchi lungo le coste siciliane; nel 2015 è stata Componente della  Delegazione per Missione a tutela dei Diritti Umani in Marocco; dal 2015 interviene nelle varie sessioni al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra; nel 2016 è intervenuta al World Social Forum di Montreal; dal 2016 è membro fondatore de OSPDH: Comitato Internazionale per le vittime di Tindouf; dal 2017 è membro del Comitato Scientifico per il Progetto Internazionale a Tutela dei Diritti Minorili nel Mondo, per dare continuità al Messaggio di Civiltà riguardante il Turismo Sessuale Minorile.


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