Pietà e rispetto, per favore
La difficile azione per regolare ed aiutare il fine vita con una legge adeguata, è stata travolta dia una spettacolarizzazione insopportabile. Dalle voci sommesse e dolenti attorno al malato che soffre, agli atroci dubbi di coscienza, si è passati ai titoloni in prima pagina,alle fotografie spietate, ripetute e ingigantite sugli schermi televisivi. Vi è qualcosa di osceno in tutto questo:non per il fatto in sé, ma per la sua misura. Per la violenza con cui si sostiene il disegno di legge in Parlamento, e si accusano coloro che vogliono emendarlo, senza far conoscere le diverse posizioni e i dubbi: tipico atto di arroganza intellettuale. Si prendano delle misure di emergenza transitorie, che facciano subito fronte ai singoli casi; ma discutere con attenzione e larga diffusione una legge generale, che incide così fortemente sulla coscienza collettiva, è indispensabile.
Pietà e rispetto per chi sta per decidere della sua morte e per chi lo assiste.