allerta sulle truffe romantiche

15 marzo 2017 di: Daria D'Angelo

“Romances Scams” sembrerebbe un ritornello, ma è il termine che definisce un nuovo tipo di frodi, le truffe romantiche. Donne contattate online da finti corteggiatori con lo scopo di sottrarre loro informazioni e denaro. Le vittime sono in prevalenza donne sole, separate, vedove, donne esposte più facilmente a questo rischio dalla propria dipendenza relazionale. La paura di rimanere sole e il forte bisogno di un affetto sono le caratteristiche richieste dai truffatori per trasformarle abilmente in vittime.

L’uomo, inizia col costruire meticolosamente un profilo falso su un social (spesso corredato di foto “rubate”) che permetta uno scambio comunicativo in tempo reale, come una chat.

I profili falsi maggiormente messi in campo sono quelli di militari in servizio, impegnati in campagne di pace o di guerra. Si abbina così la forza del “fascino della divisa”, a cui sono sensibili molte donne, alla possibilità da parte del truffatore di inventare e raccontare scenari più o meno pericolosi e avventurosi che carichino il suo profilo di interesse e mistero. La donna, che per profilo viene scelta fra le annoiate, bisognose o insoddisfatte ma sufficientemente benestanti, viene così catapultata in un mondo adrenalinico in cui sono presenti tutti gli ingredienti di un film alla James Bond: amore, segretezza, avventura, sofferenza e distanza. Una volta “agganciata”, il truffatore utilizza la tecnica del love bombing, ovvero il bombardamento d’amore: parole dolci a valanghe, immagini di tramonti romantici, cuori a non finire, complimenti, promesse d’amore eterno, poesie e così via dicendo.

È semplice restare increduli di fronte a tanta ingenuità, pensare quanta carenza di autostima e quanta poca difesa razionale possa rendere manipolabile a livello emotivo una donna.

Basterebbe un piccolo e sano briciolo di contatto col reale per capire come sia impossibile che qualcuno mai incontrato prima possa impegnare il suo amore con tanta velocità e ardore, oltre ogni limite di buon senso. Eppure ho visto e sentito donne forti, intelligenti, affermate nella vita, uscire incredule da una simile esperienza.

Pertanto, il gioco psicologico messo in atto da questi truffatori è sottile e s’insinua come granelli di polvere, inconsapevole e costante, paragonabile a un’ipnosi. Qualcosa agisce e germoglia nel campo profondo delle solitudini, lasciando l’incredulità su noi stesse e un senso di frustrazione e vergogna per esserci cascate. Accade, e oltre ad alzare le difese bisogna capire che l’abilità di questi manipolatori si sta affinando e piuttosto che cedere alla vergogna, alla frustrazione e ai sentimenti d’inutilità, come accade, è bene esortare a parlarne e fare muro insieme per non sentirsi sole.

1 commento su questo articolo:

  1. Marta scrive:

    Sono una donna sposata, ho due figli non più adolescenti, lavoro, ho amicizie, vita sociale regolare. Uso con moderazione gli strumenti tecnologici. Un giorno ho ricevuto su un’applicazione di messaggistica ben nota, un messaggio con dei fiori e l’immagine sul profilo di uno sconosciuto con la divisa di una forza dell’ordine. Inizialmente ero curiosa di capire chi fosse ma, prudentemente, dopo breve indagine familiare, ho bloccato il contatto e, alla luce di quanto leggo in questo articolo ho fatto bene. Grazie!

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