donne che raccontano donne, ad Acireale

13 marzo 2017 di: Rosanna Pirajno

Era una sala stracolma quella che ha accolto, lo scorso otto marzo ad Acireale, l’incontro dedicato alle “Donne che raccontano le Donne” promosso dalla Università Popolare Giuseppe Cristaldi, in collaborazione con la Fidapa BPW, a cui ho partecipato aderendo al gentile invito del presidente Roberto Cristina di raccontare i 25 anni di Mezzocielo.

Ero già stata ospite, in due precedenti occasioni, della associazione Liberacittadinanza interessata alle nostre posizioni sul tema della lotta alla mafia ed era un vivido ricordo quello che serbavo della deliziosa cittadina sul mare, rimbalzato dalle belle architetture storiche alle splendide persone che avevo avuto modo di incrociare nel corso dei lavori.

E anche in questa occasione, a cominciare dal presidente Cristina alla presidente Fidapa prof. Elena Strano, dalla brillante conduttrice Rosamaria Garozzo alle relatrici Dora Pennisi, Carola Colonna, Rosa Barbagallo, Cristina Torrisi, fino alla musicista Cristina Spina al piano, incontro persone animate da una passione civile che non si ferma davanti all’inerzia del versante pubblico, così finendo per supplire motu proprio alle innumerevoli carenze di strutture e programmi per le attività culturali di cui soffre il Sistema Sicilia.

Dunque si è narrato di donne, poete e scrittrici del secolo scorso dalla vita difficile e dal talento misconosciuto, e neppure la Regina di Palermo quale fu Donna Franca Florio omaggiata dalle più alte cariche del potere politico e industriale fin de siècle, poté sfuggire al destino di sofferenza cui il genere femminile – fino ad allora privo di autonomia e indipendenza economica e gestionale – era condannato dalla vita e sublimato dalla letteratura.

La storia di Mezzocielo è storia, vivaddio, di donne del nostro tempo emancipate e libere e sebbene lamentiamo ancora mancate equiparazioni (di stipendio a parità di mansioni, per dirne una e neppure piccola) e accessi apicali, pure ci sostiene – a tutte quante, intendo – la consapevolezza dell’incomparabile ruolo delle donne nel cammino delle società.

Ruolo di cui era consapevole il pubblico presente in sala, costituito prevalentemente da signore, che ha riservato al racconto del nostro percorso calorosi consensi e attestati di simpatia – ovviamente ricambiata – che trasferisco al “collettivo mezzocielo” augurando di trovare in questa realtà di donne attive, impegnate come noi a diffondere conoscenza per l’arricchimento di sé e degli altri, sintonia di intenti e collaborazioni al pensiero scritto e alle “idee a sinistra” che da un quarto di secolo esprimiamo sul giornale cartaceo e da sette anni sul sito.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement