il presidente Mattarella apre il Quirinale, Casa degli Italiani, ai migranti

6 marzo 2017 di: Clara Margani

Bubacar è arrivato in Italia dal Mali attraversando il Mediterraneo su un barcone ed è riuscito a sopravvivere alle violenze, alle privazioni ed alle onde. Ora si trova in piazza del Quirinale insieme ai compagni della sua classe di livello Base 2 della Scuola d’Italiano della Caritas e guarda la facciata del palazzo dove vive il Presidente della Repubblica Italiana.

Gli è stato spiegato che il presidente Mattarella crede fortemente nell’accoglienza e nell’inserimento dei migranti e ha voluto che il Quirinale, come Casa degli Italiani, fosse visitabile da parte degli immigrati che frequentano le scuole d’Italiano per approfondire la conoscenza della lingua e del funzionamento di un’istituzione fondamentale quale la Presidenza della Repubblica e della sua sede.

Per realizzare questo progetto la Rete Scuole Migranti, che coordina la maggior parte delle scuole che si occupano dell’insegnamento della lingua italiana ai migranti, ha organizzato un corso di formazione per guide e tutor che fossero in grado di accompagnare gli studenti durante le visite.

Il corso si è svolto in collaborazione con il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica ed è stato tenuto da storici dell’arte per quanto riguarda gli aspetti artistici, storici e culturali del Quirinale e da rappresentanti della Rete Scuole Migranti, che si sono occupati di quelli didattici ed educativi.

Per quanto riguarda la Scuola d’Italiano della Caritas di via delle Zoccolette a Roma, due sono state le insegnanti che hanno frequentato il corso di formazione e che si sono occupate di illustrare quanto appreso alle docenti delle classi di livello Base 1, Base 2 e Intermedio, i cui alunni hanno potuto usufruire della visita in quanto in possesso di una conoscenza sufficiente della lingua italiana e in possesso dei documenti d’identità.

Ed è così che Bubacar con i suoi compagni si trova insieme alle sue insegnanti, le due guide, un volontario del Touring Club e un rappresentante della Rete Scuole Migranti nella piazza del Quirinale, da cui parte la visita, che si svolgerà lungo un percorso prestabilito di 12 luoghi significativi in riferimento sia alla bellezza artistica sia all’importanza istituzionale.

Visiterà anche i giardini, che con la loro estensione e la bellezza delle diverse piante presenti lo interesseranno particolarmente, come la ricchezza degli arredi e delle opere artistiche delle sale interne.

Il momento più importante dell’esperienza per lui sarà però visitare la Sala dei Presidenti, dove vedrà la copia originale della Costituzione e gli saranno illustrati i valori democratici, espressi nei vari articoli, tra cui l’articolo 10, riguardante il diritto d’asilo, che lo coinvolge personalmente.

Come gli altri studenti durante la visita e all’uscita esprimerà nel suo italiano talvolta incerto dal punto di vista della forma ma già sufficiente per esprimere sentimenti ed idee, il suo entusiasmo e la sua soddisfazione nei confronti dell’iniziativa in cui è stato coinvolto. Insieme alle insegnanti approfondirà poi a scuola quanto appreso allo scopo di prepararsi alle prove per la certificazione della conoscenza della lingua italiana A2, che si terranno alla fine del corso.

Durante la visita ha sperato di vedere di persona il presidente e non solo in fotografia, ma questo non è accaduto. Ha visto però i corazzieri, alti come lui, dalla bellissima divisa e dall’elmo scintillante e ha sognato di essere uno di loro. Ora a scuola tutti i compagni lo chiamano affettuosamente “il corazziere”.

2 commenti su questo articolo:

  1. Floriana scrive:

    Sapevo che il presidente Mattarella aveva aperto il Quirinale alle visite, perché gli italiani potessero conoscere quella che lui chiama la loro Casa. Non sapevo che l’avesse aperta anche alle visite dei migranti. Mi sembra un gesto molto significativo di accoglienza.

  2. claudia scrive:

    mi sembra un’iniziativa lodevole e soprattutto di alto valore civile

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