la carica del 101
Non si trattava dei famosi dalmata del film di Walt Disney, ma dei borseggiatori palermitani che avrebbero derubato tanti passeggeri sugli autobus di linea dell’Amat.
Presa di mira la linea 101, con più corse, più vetture e quindi con più prede, molto spesso turisti. Con grande abilità riuscivano a sfilare via cellulari, portafogli e orologi a chi, pressato dalla calca, riusciva a districarsi nella vettura.
Tante le segnalazioni e gli avvertimenti ai palermitani che usufruiscono dei trasporti pubblici: Sulla linea 101 ogni giorno, soprattutto la mattina salgono dei signori ben vestiti, che signori non sono, adocchiano la maggior parte degli anziani e qualche persona onesta e ben vestita. Accerchiano le persone, senza fare capire niente a nessuno, rubano portafogli dalle tasche, e infilano le mani nelle borse delle signore. Un autista ha fatto una denuncia ai carabinieri e gli hanno risposto che non possono fare nulla se non li trovano sul fatto. Le persone che giornalmente prendono quest’autobus ormai li conoscono e stanno attenti al portafoglio o si tengono stretta la borsa.
Pochi giorni fa, però, ad onore del vero, è stata apprezzata la presenza del controllore sul mezzo pubblico, la gente ora sembra più tranquilla, qualcosa sta cambiando, si dice. In questo contesto qualche mattina fa, con grande soddisfazione dei passanti, si è assistito a un episodio singolare, un autobus della famigerata linea 101 fermo in Piazza Politeama, a bloccarlo due macchine dei carabinieri messe per traverso. Tutta la gente giù, quattro agenti in divisa al lavoro, ovazioni da tutte le parti: “Questa volta li hanno presi”, “Ci finìu a pacchia”, “Si vede che le cose sono cambiate” “Finalmente” e il capannello di gente soddisfatta si allargava per vedere e lasciar passare i malfattori.
Qualcosa, però, non quadrava. L’attesa dei volti (per alcuni ben noti) aumentava.
Ci s’interrogava sull’accaduto, in molti fissavano una ruota dell’autobus che, però, non sembrava danneggiata. I quattro carabinieri in divisa si agitavano intorno alla ruota insieme all’autista.
Poi, finalmente, l’arcano fu noto a tutti e la folla si divise in due parti.
Da sotto il mezzo fu estratto un gattino, in perfetta salute, solo un po’ spaventato. Non era stato investito né, di conseguenza, salvato, ma la parte degli animalisti applaudiva lo stesso mentre la solita voce fanatica urlava “Sono meglio degli umani”.
L’altra parte di gente annuiva silenziosa e meravigliata, “era solo un gatto” diceva qualcuno, e, ripeto, non era nemmeno ferito. Mentre le ovazioni e gli applausi imitavano degnamente una scena tipo “gattino estratto dalle macerie” i passanti meno animalisti continuavano il loro percorso amareggiati e un po’ delusi.
Come non capirli ?
devo dire che l’estate scorsa a Palermo ho spesso preso il fantastico 101,
e più di una volta sono saliti i controllori. Attenzione a non buttare via il bambino
con l’acqua sporca!