un festival pieno di grazia

17 giugno 2017 di: Rosanna Pirajno

Il festival dell’editoria indipendente intitolato Una Marina di libri, si è chiuso domenica 11 giugno con gran successo di pubblico, 25.000 visitatori, e di vendite, 12.000 libri che è un bel numero, con la promessa di rivederci nel 2018 di nuovo tra i viali dell’Orto botanico, che sembra il posto giusto per coniugare parole e musiche come sono risuonate per tre giorni.

Anch’io ho fatto la mia parte comprando 5 libri, ho dovuto frenarmi per non caricarmi più di quanto potessi portare e poi leggere, considerando che sono lentissima, gli occhi mi si stancano presto e la lettura “di distrazione” la pratico solo di sera.

Ma non potevo mancare di visitare lo stand della Drago Edizioni di Bagheria, una piccola casa editrice che pubblica piccoli e preziosi libri per me particolarmente attraenti: sono e non sono libri illustrati, sono libri che coniugano parole e segni in modo originale poiché gli artisti chiamati ad ispirarsi al testo lo fanno in modo libero e autonomo, ciascuno con il proprio linguaggio che non ha il compito di “spiegare” ma di interpretare pensieri, traducendoli nella lingua dei propri segni e pazienza se non tutti la capiscono.

La mia collezione conta quindi quei titoli di cui amo soprattutto gli illustratori, Giosetta Fioroni, Mimmo Paladino, Pablo Echaurren … ma ho imparato ad apprezzare anche gli artisti (a me) sconosciuti perché la scelta della Drago è sempre felice, e poi è utile allargare la conoscenza a nuovi talenti.

È questo il caso delle tre giovani illustratrici del libretto che ho comprato in questa occasione, Peppi sperso per il mondo. Fiaba raccolta da Giuseppe Pitrè di nuovo raccontata, una traduzione dal siciliano della storica e studiosa di tradizioni popolari Amelia Crisantino, che ci riserva sempre gradite sorprese.

Le tre illustratrici sono Loredana Grasso, Grazia Inserillo e Stefania Zocco, giovani artiste nate ad Erice, Palermo e Ragusa ma già proiettate nel grande mondo dell’arte europea, che mi piace nominare per dare atto alla casa editrice di aver fatto una scelta innovativa, e per compiacermi con tutti loro, autrici di parole e segni, della grazia della quale il libbriccino è dotato e nella quale piacevolmente ci trascina.

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