No, non è una notizia minore

28 marzo 2018 di: Simona Mafai

Circondate da notizie sempre più drammatiche, non vorrei che ci sfuggisse – come notizia “minore” – il caso del giudice Francesco Bellomo, per fortuna oggi sotto inchiesta da parte del Consiglio di Stato. Caso estremo di plagiatore, profittatore della sua funzione di Direttore della scuola di formazione per l’accesso alla Magistratura.
Non siamo in un campo di raccolta di pomodori e neppure in un supermercato di paese, bensì al più alto livello scientifico e civile: il luogo di preparazione di cittadini/e destinati/e a diventare giudici della Repubblica italiana.
Serate organizzate con giovani laureate, invitate ad indossare obbligatoriamente minigonne estreme, rapporti sessuali con loro e richieste di invio di fotografie “compromettenti, ecc., ecc. . Il ricatto: non promuoverle agli esami, non favorirle nella futura carriera, pubblicare i loro messaggi e le loro foto.
E’ stato il padre di una delle aspiranti magistrate a denunciare l’inaudito stato di cose vigente in quella altissima scuola.
Ci si domanda come mai, giovani donne del 2000, colte ed istruite, abbiano accettato per anni tutto questo.
Vi è ancora molta strada da fare, perché le donne (tutte) si liberino di ogni stato di soggezione rispetto ad uomini potenti, e conquistino coraggio e piena stima di sé.

2 commenti su questo articolo:

  1. Annamaria Zava. scrive:

    Cara Simona Mafai conoscevo i fatti per averli saputi attraverso amiche di mia figlia, li trovo orripilanti, ma, bisogna dire la verità, la stampa che non è mai discreta questa volta lo è stata! Ci chiediamo il perché?

  2. Velia scrive:

    Cara Simona Mafai tu dici “che non passi come una notizia minore”, infatti non è passata affatto come notizia in generale. c’è stata ed è bene che voi di Mezzocielo lo metteste in risalto una strana censura, perché in proporzione a come si parla di altri fatti questa ha avuto IL SILENZIO STAMPA.

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