tosta e ribelle Bonino
Noi che profumiamo d’antico – così se n’é uscita la rappresentante di tante battaglie, non ultima la sua personale contro il cancro, durante una intervista. Si potrebbe aggiungere: per fortuna qualcuno ancora profuma d’antico.
Emma Bonino non è riuscita ad ottenere il benedetto 3%. Ci contavano in tanti, stimando l’abnegazione, l’onestà intellettuale, la perenne battaglia per i diritti delle donne, di questa donna. Lei che dopo 25 anni di lotta, per l’approvazione della legge sul bio testamento, si è commossa. Lei che ritiene lo scopo ottenuto, grazie al coraggio di Luca Coscioni e di tanti altri malati terminali coraggiosi.
Lei che vorrebbe, giustamente, dopo tante battaglie e successi, non continuare ad essere più sola. Si sente che questo scricciolo di figura
ha passato la vita ad appassionarsi ed oggi è convinta che ci serva l’Europa per crescere, per non rimanere isolati. Certo una Commissione Europea schietta, vera, un gruppo che elabori direttive corali e intelligenti, magari indirizzate più nello specifico alla natura e ai fabbisogni dei vari Paesi, sfruttando le sinergie di ogni luogo nel modo più appropriato.
Comunque, l’ex ministro degli Esteri rimane in testa con il 38,74 % ed è l’unica della formazione che potrebbe entrare in Parlamento, con circa due terzi delle sezioni del collegio uninominale al Senato di Roma 1, mentre l’esponente del Centrodestra ha il 32%.
Flop di +Europa, Bonino si salva. Tosta, ribelle ma sana di ideali.
Brava Carlotta dovremmo pensare spesso alla Bonino ed invece questo succede raramente Evviva Emma.
Da tempo Carlotta pensavo proprio a come Mezzocielo abbia sempre ignorato la Bonino, il tuo articolo mi ha consolato. Ma ora tocca a voi donne di Mezzocielo parlarne
mi piacerebbe si parlasse anche di Boldrini, vittima di bullismo politico e non solo
si dovrebbe parlare sicuramente di più della Bonino della Boldrini non credo ci sia la stessa storia e la stessa tradizione.
Ma come si possono paragonare due donne così diverse, approvo la scelta della Bonino, mi è indifferente quello che succede alla Boldrini.
Noi piccole donne dovremmo essere orgogliose delle nostre grandi donne Parliamo di loro piú sovente,scriviamo di loro ,onoriamo al momento giusto la loro fatica con un voto.indipendentemente da un banale 8 marzo.
Grande guerriera, dieci anni di lotta per una legge, quella sul biotestamento, che ha dato un po’ più di civiltà all’Italia.