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accenno di un canto primaverile

2 aprile 2018 di: Alexandr Blok

Il vento portò da lontano

l’accenno di un canto primaverile,

chissà dove, lucido e profondo

si aprì un pezzetto di cielo.

In questo azzurro smisurato,

fra barlumi della vicina primavera

piangevano burrasche invernali,

si libravano sogni stellati.

Timide, cupe e profonde

piangevano le mie corde.

Il vento portò da lontano

le sue squillanti canzoni.

 

 

2 commenti su questo articolo:

  1. silvana scrive:

    Questa deliziosa poesia ci è stata mandata da una nostra saltuaria collaboratrice Silvia Romanese, grazie Silvia auguri a te e a tutte le lettrici.

  2. Angelo Carta scrive:

    Scegliendo grandi poeti si hanno grandi poesie, Blok è uno dei più grandi fra tanti poeti russi le liriche dedicate alla moglie sono per me le più belle.Brava Romanese.

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