maggio
Sono moltissime le poesie dedicate al mese di maggio, propiziatore dell’estate e protagonista assoluto del trionfo delle rose ispiratrici di tanta letteratura. Difficile scegliere, tra i poeti e le poete, chi ha cantato uno dei mesi più belli e forse più struggente. Se pensiamo poi alla musica e alle canzoni è ancora maggio, con le sue rose, il mese prescelto. Così oltre ad una poesia del premio Nobel Tagore, abbiamo voluto rendere omaggio al grande Totò autore di un testo poetico diventato canzone e portato al successo dalla indimenticabile Giuni Russo.
R. Tagore
Maggio
Era di maggio. Il pomeriggio afoso
sembrava interminabile. La terra riarsa
si spaccava nel gran caldo, assetata.
Dalla riva del fiume udii una voce
che gridava: “Vieni, tesoro mio”.
Chiusi il libro e aprii la finestra
per guardare fuori.
Vidi presso il fiume un grande bufalo, coperto di fango,
che guardava in giro con occhi placidi e pazienti;
un ragazzo, nell’acqua fino al ginocchio, lo chiamava
per farlo bagnare.
Sorrisi compiacente ed ebbi un senso di dolcezza
che m’invase il cuore.
Totò
A’ cchiu bella -
Tu si ‘a cchiù bella cosa
ca tene ‘stu paese,
tu si comm’ a na rosa,
rosa… rosa maggese.
Sti ccarne profumate
me metteno int’ ‘o core
comme fosse l’essenza,
l’essenza ‘e chist’ammore.
Grazie per chi è rimasto solo in casa credo che debba piacere molto questo regalo di poesie.Grazie a Traina e a mezzocielo.
Maggio risveglia i nidi,
maggio risveglia i cuori;
porta le ortiche e i fiori,
I serpi e l’usignol…
(G Carducci)
Maggio risveglia i nidi,
maggio risveglia i cuori;
porta le ortiche e i fiori,
i serpi e l’usignol.
Schiamazzano i fanciulli
in terra, e in ciel li augelli:
le donne han ne i capelli
rose, ne gli occhi il sol.
Tra colli prati e monti
di fior tutto è una trama:
canta germoglia ed ama
l’acqua la terra il ciel.
E a me germoglia il cuore
di spine un bel boschetto;
tre vipere ho nel petto
e un gufo entro il cervel.
complimenti per le splendide poesie sul mese di maggio e i suoi profumi.
giuseppe
ancora, ancora!
accolgo volentieri il tuo invito per proporre dei versi di Alda Merini
L’alba si è fatta
profumo di rose.
Rosa di maggio,
abbarbicata sul muro vetusto;
affresco di vita
corroso dagli scherni del tempo.
Tappeto di petali bianchi
sul selciato di dolci primavere.
Fra gli agrumi imbiancati dai fiori,
mano nella mano di mio padre,
stretta, stretta,
al richiamo del cuore di mamma,
ansioso, protettivo.
Diventeranno frutti copiosi,
allieteranno tavole imbandite
tra gli amici dell’allegria,
svaniti nei rivoli
del più salubre inganno.
In fondo, oltre la siepe,
scorgere i ceppi temprati dagli anni;
offrono ancora nuova vegetazione,
nuove foglie, tenere e indifese,
al soffio di vento.