E’ finita la pacchia!

3 giugno 2018 di: Clara Margani

 

Vorrei ringraziare il neo vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno Matteo Salvini di aver condensato in una breve frase e diffuso subito dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi il programma del suo dicastero: “E’ finita la pacchia!” Tutti conosciamo Salvini per le sue fulminanti dichiarazioni, in cui le frasi sono semplici dal punto di vista grammaticale e sintattico e molto dirette dal punto di vista del contenuto. Gli va riconosciuta la capacità comunicativa di chi conosce il livello di comprensione del suo pubblico e la consapevolezza della necessità di evitare fronzoli formali e semantici che potrebbero distrarre l’ascoltatore dallo scopo che egli come comunicatore si prefigge. Inoltre egli ha elaborato una tecnica mimica che lo caratterizza rispetto agli altri uomini politici e che in parte ha mutuato dal vecchio capo Bossi, eliminando però quello scadere nel turpiloquio e nella notazione dialettale caratteristici del suo mentore. Nelle sue esternazioni, vista la sua predilezione per i social, di solito il suo viso è inquadrato frontalmente molto ravvicinato per impedire che la rotondità delle guance esprima scarsa fermezza in mancanza di una maschia mandibola di buona memoria. La barba talvolta non curata incornicia una bocca di solito imbronciata a testimonianza di un’incazzatura personale e politica costante, ad eccezione di qualche sorriso che potrebbe far pensare che forse nella sua infanzia egli è stato un bambino timido e buono.

Gli occhi però sono il suo asso nella manica. Di solito sgranati e spesso corrucciati in compagnia delle folte sopracciglia, creano uno sguardo che ha lo scopo di ipnotizzare l’uditorio attraverso l’espressione di una furbizia e di un risentimento generalizzato e condiviso nei confronti della realtà.

Ma il suo capolavoro è stata la frase di cui sopra, riferita principalmente ai migranti, invitati a fare le valigie in gran fretta, sicuramente dopo averle acquistate in qualche negozio per incrementare l’economia commerciale italiana, ma anche a tutti quegli italiani abituati da troppo tempo a veder rispettati i propri diritti e a eseguire i propri doveri, a sentirsi cittadini uguali da Nord a Sud passando per il Centro e contemporaneamente europei, liberi nelle loro scelte sessuali e ideologiche. La pacchia purtroppo è finita.

5 commenti su questo articolo:

  1. nives scrive:

    Irresistibile ritratto di Salvini e realistica visione di quello che sara’ realizzato dal contratto di governo. Perché è un contratto non un governo.

  2. Fabrizia scrive:

    Concordo con Nives. Si tratta di un contratto e non di un governo. Gli effetti già cominciano a farsi sentire e fanno paura. Piuttosto che perdere il potere hanno imbastito questa accozzaglia di gente. Agiscono su due binari paralleli, ma prima o poi si scontreranno. Poveri noi allora!

  3. Antonella scrive:

    Il ritratto di Salvini è proprio azzeccato. Sono preoccupata per quello che questo governo metterà in pratica, ma già le esternazioni di alcuni membri mettono paura. Sono provocatorie e minacciose. Spero solo che gli italiani che li hanno eletti riflettano sulle conseguenze di quello che hanno fatto.

  4. rita scrive:

    io sogno il giorno che qualcuno, mandando via il “vecchio” governo,
    griderà a Salvini & Casaleggio associati “E’ finita la pacchia!”.
    Speriamo non dopo troppi disastri……

  5. silvia scrive:

    Un saluto affettuoso a Clara a cui non manca mai la verve…qualunque cosa accada!

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